Roma, 22 settembre 2011 - Un altro muro abbattuto, un limite considerato 'assoluto' è già storia. I neutrini superano la velocità della luce. Lo dimostrano, a quanto si apprende, i dati del rivelatore Opera, dell’esperimento Cngs (Cern Neutrino to Gran Sasso), nel quale un fascio di neutrini viene lanciato dal Cern di Ginevra e raggiunge i Laboratori Nazionali del Gran Sasso, dell’Istituto nazionale di Fisica Nucleare.

 

Il risultato, “totalmente inatteso”, è stato verificato per sei mesi da numerosi ricercatori ma deve ancora essere confermato da ulteriori esperimenti.

 

RIVOLUZIONE - Se effettivamente confermato, si tratta di un risultato che rivoluzionerebbe le basi della fisica, dato che la velocità della luce è consderata dalla relatività einsteniana come il limite massimo per qualsiasi forma di materia o energia che si trovi nello spazio-tempo (non però per lo spazio-tempo stesso).

 

L’esperienza è stata condotta dai ricercatori dell’esperimento Opera, che coinvolge il Cern di Ginevra e i laboratori italiani del Gran Sasso: un fascio di neutrini ha coperto al distanza fra i due centri alla velocità di 300.006 chilometri al secondo, 6 chilometri oltre il limite teorico.

 

“Mesi di ricerche e verifiche non ci hanno permesso di identificare un effetto dovuto agli strumenti che possa spiegare il risultato di queste misure”, ha sottolineato il portavoce di Opera, il fisico italiano Antonio Ereditato, che si è detto “impaziente” di confrontare il risultato con quello di altri esperimenti simili.

 

Va notato inoltre che il limite di 300mila chilometri al secondo (nel vuoto) si applica esclusivamente alle particelle prive di massa: per le altre non è possibile neanche avvicinarvisi; il neutrino è stato a lungo ritenuto privo di massa ma gli esperimenti più recenti per quanto imprecisi tendevano ad assegnargliene una, per quanto assai piccola.

 

L’esistenza di particelle in grado di superare la velocità della luce (battezzate un tempo tachioni) implicherebbe la scomparsa del principio di causalità (l’effetto potrebbe precedere la causa) e permetterebbe i viaggi nel tempo.

 

LA HACK: "SE FOSSE VERO, CADREBBE LA TEORIA DELLA RELATIVITA'" - Se la notizia fosse confermata, cadrebbe la Teoria della relatività: è perplessa l’astrofisica Margherita Hack.

 

Anche lei, come tantissimi altri fisici, è in attesa di vedere i dati, previsti tra questa notte e domani mattina. "Se fosse vero - commenta perplessa l’astrofisica - cadrebbe la teoria della relatività di Einstein". Questa teoria, spiega, "prevede che se un corpo viaggiasse ad una velocità superiore a quella della luce dovrebbe avere una massa infinitamente grande. Per questo la velocità della luce è stata finora considerata un punto di riferimento insuperabile".

 

Se la notizia fosse confermata, sarebbe una vera e propria rivoluzione perché, osserva Hack, "finora tutte le previsioni della teoria della relatività sono state confermate".

 

I dati dell’esperimento Cngs sarebbero quindi la prima bocciatura per la teoria di Einstein. In sostanza ci sarebbe una contraddizione fra la Teoria della relatività ristretta, secondo la quale è impossibile superare la velocità della luce, e la Teoria della relatività generale. Una delle due teorie, insomma, sarebbe sbagliata e si aprirebbe davvero una nuova pagina per la fisica.

 

Si aprirebbero anche scenari da fantascienza: "oggi per esempio - dice Hack - si ritiene che sia impossibile percorrere le enormi distanze cosmiche che separano un sistema solare da un altro a causa dell’impossibilità di superare la velocità della luce".