{{IMG_SX}}New York, 12 giugno 2008 -  Yahoo conferma "la fine delle trattative con Microsoft relative a una potenziale transazione, che si tratti di un'acquisizione completa o parziale". E' quanto si legge nel comunicato stampa diffuso dal colosso Internet americano. La conclusione delle discussioni, continua il comunicato, segue numerosi meetings e conversazioni con Microsoft relative a transazioni alternative.

 

Si parla nel comunicato anche di una riunione tra Yahoo e Microsoft in data 8 giugno, a cui hanno partecipato il presidente (di Yahoo) Roy Bostock e altri membri indipendenti del consiglio di amministrazione di Yahoo.

 

Nel meeting, i rappresentanti di Microsoft "hanno inequivocabilmente affermato che Microsoft non è interessata a un'acquisizione dell'intera Yahoo, anche alla forchetta di prezzo precedentemente suggerita". Di conseguenza Yahoo "rimane concentrata a massimizzare il valore degli azionisti", recita ancora il comunicato.  

 

Il secondo motore di ricerca al mondo annuncerà a breve un'intesa sulla pubblicita' on line con Google. E' quanto afferma il Wall Street Journal nella sua edizione on line.
 

LA VICENDA

Yahoo e Microsoft, storia di un corteggiamento durato oltre 4 mesi che non è però arrivato a buon fine: i fiori d'arancio dei due colossi informatici non ci saranno. Se fosse andato in porto il matrimonio, si sarebbe data vita ad un colosso da circa 350 miliardi di dollari di capitalizzazione: non solo, ma si sarebbe trattato del quinto maggiore accordo per prezzo nella storia.

 

Risale al primo febbraio scorso, l'annuncio della società di Bill Gates, che proponeva l'acquisizione di Yahoo con una transazione valutabile in circa 44,6 miliardi di dollari (31 dollari ad azione). In realtà, già nel 2006, Yahoo, nonostante i vertici avessero negato le avances del gruppo di Seattle, rifiutò un'offerta di Gates per rilevare una partecipazione. E lo scorso maggio, fu il New York Post a svelare che Microsoft stava tornando alla carica, insieme a Goldman Sachs, per strappare un accordo. Fu poi il Wall Street Journal a raffreddare le aspettative riferendo che le trattative si erano recenti ma che erano possibili altre forme di partnership.

 

Tornando al primo febbraio di quest'anno, Yahoo aveva fatto sapere di valutare 'attentamente' la proposta di Microsoft. Dopo due giorni, arriva il primo ammiccamento di Google che si dichiara disponibile ad offrire soccorso a Yahoo per respingere l'offerta di Microsoft la quale si aspetta invece un via libera in tempi brevi da parte del board e degli azionisti di Yahoo. In sostanza, Bill Gates vuole Yahoo perchè ha bisogno di un motore di ricerca per riuscire a contrastare Google su Internet.

 

Il problema di Yahoo è invece che è diventata troppo piccola per contrastare Google su Internet, ma può diventare un trampolino di lancio per Microsoft, consentendole di sbarcare sul mercato dei motori di ricerca e di sfidare Google sul suo terreno. Intanto, a metà marzo, nella partita per Yahoo s'inserisce Rupert Murdoch, il magnate dei media, a capo di un impero stimato intorno ai 60 miliardi di dollari, che spazia dalla rete televisiva Fox, alle tv via cavo e via satellite, ai giornali, al cinema, alle case editrici, a Internet. Murdoch negozia una fusione tra Yahoo, che è il numero uno mondiale dei portali Internet e il numero due dei motori di ricerca e la cui capitalizzazione di borsa è intorno ai 40 miliardi di dollari, con il suo social network MySpace. L'operazione, prevede anche un'offerta di circa 9 miliardi di dollari.

 

In cambio Murdoch rileverebbe il 20% di Yahoo-MySpace una quota che, sommata a quella dei due fondatori di Yahoo, Jerry Yang e David Filo, consentirebbe al gruppo di resistere all'offensiva di Microsoft. Yahoo eviterebbe così di diventare una succursale di Microsoft, anche se perderebbe la sua piena autonomia e probabilmente continuerebbe a non avere la 'stazzà necessaria per vincere la sfida che si sta aprendo per il controllo di Internet.
Il secondo azionista di Yahoo si vede intanto con i vertici Microsoft e chiede a Bill Gates di alzare l'offerta, portandola intorno ai 50 miliardi di dollari. Poi Murdoch cambia idea e pensa ad un'alleanza con Microsoft per spartirsi Yahoo.