{{IMG_SX}}Washington, 6 maggio 2008  - Contro l'uranio impoverito che contamina siti dove sono state usate armi che lo contenevano si possono usare dei comuni funghi. Lo ha scoperto una ricerca dell'Università di Dundee scozzese, secondo cui i funghi 'digeriscono' il metallo trasformandolo in una forma inerte e poco pericolosa.

 

Lo studio, pubblicato da Current Biology, ha esaminato il modo in cui i funghi crescono intorno alle particelle fini di uranio impoverito simili a quelle rilasciate dalle esplosioni nell'ambiente, ed ha verificato che questi 'avvolgono' il minerale trasformandolo in uranile solfato, un complesso inerte che non può quindi essere assorbito dalle piante o dagli animali.

 

'Non sappiamo se i funghi risultanti sarebbero buoni da mangiare - spiega Geoffrey Gadd, autore dello studio, alla rivista New Scientist - ma di sicuro non rimarrebbe uranio nell'ambiente".