{{IMG_SX}}Tokyo, 25 aprile 2008 - Vivono, per così dire, in esercizi commerciali aperti 24 ore al giorno come fast food o internet point, sono i cosiddetti rifugiati dei net cafe', ovvero le persone senza casa, cyber-homeless. Ora il governo giapponese si mobilita per debellare il fenomeno.

Da oggi a Tokyo e' attivo un nuovo centro di assistenza sociale, battezzato 'Tokyo Challenge Net', per sostenere i cyber-homeless nella ricerca di casa, lavoro e prestiti agevolati fino a una cifra massima di 400.000 yen (circa 2.500 euro).

L'iniziativa, nata dalla collaborazione tra il ministero della Sanita' e l'amministrazione metropolitana di Tokyo, si propone di venire incontro alle oltre 2.000 persone che ad oggi, pur in possesso di un'occupazione, non hanno altro riparo notturno che gli internet cafe'.

Il centro di assistenza si trova nel quartiere centrale di Shinjuku, uno dei distretti a piu' alta concentrazione sia di senzatetto che di esercizi commerciali aperti tutta la notte.

Una ricerca dello scorso anno ha confermato che i negozi a orario non-stop sono sempre piu' utilizzati come ultimo rifugio, prima della strada, da una vasta categoria di persone in difficolta'. Si va da soggetti che hanno perso il lavoro e conseguentemente anche la casa, a quelli con impieghi temporanei non sufficienti per affittare un appartamento.

Negli internet cafe' a orario continuato, per la modica cifra di 100 yen l'ora (60 centesimi di euro), e' possibile noleggiare una microscopica postazione dove dormire la notte, con le gambe stese sotto il tavolo del computer e una borsa come cuscino.