{{IMG_SX}}New York, 10 gennaio 2008 - "Dov'è mio figlio? Cosa sta facendo? Con chi è al telefono e cosa scrive ai suoi amici?" Per i genitori che si tormentano ogni giorno con queste domande, Radar potrebbe essere la soluzione. Creata da un'azienda californiana, questa applicazione permette infatti alle mamme e ai papà che soffrono d'ansia di risolvere il problema alla radice: come recita lo slogan di presentazione del prodotto, "Radar è il cane da guardia del cellulare dei vostri figli".

 

Dopo aver installato il software spia sul cellulare del proprio pargolo e aver creato un account sul sito MyMobileWatchdog.com, sarà possibile sapere tutto, ma proprio tutto, di vostro figlio. Radar, infatti, spedisce sul cellulare di mamma o papà le registrazioni di tutte le chiamate effettuate o ricevute. E, come se non bastasse, invia una copia a un numero predefinito di ogni messaggio di testo che arriva o che parte dal cellulare sotto controllo.

 

Per chi vuole evitare che il proprio piccolo coltivi amicizie pericolose, sarà possibile anche impostare una lista di contatti che vengono automaticamente bloccati quando cercano di contattare il numero sotto osservazione.

 

Installare questo software sul cellulare del vostro partner, potrebbe non essere una buona idea, visto che ogni 24 ore sullo schermo del telefonino appare la scritta "Protected by Radar". Ed è proprio attraverso queste tre semplici parole che il produttore del software, eAgency, dichiara di aver risolto i problemi legati alla privacy: l'utente sa di essere sotto controllo. Radar costa 9,95 dollari al mese.

 

Il software è una delle tante applicazioni che sfruttano i principi della captologia, un ramo della psicologia sperimentale che studia come le tecnologie possono cambiare o influenzare i nostri comportamenti. Secondo il professore di Stanford, B.J. Fogg, pioniere del campo, le tecnologie di controllo possono funzionare solo se non vengono associate ad una punizione. Nel caso di Radar, insomma, non si dovrebbe reprimere il comportamento ritenuto deviante, ma si dovrebbe premiare nostro figlio tutte le volte che compie l'azione giusta.

 

Pensare di avere sotto controllo i nostri figli, solo perché controlliamo i loro cellulari è comunque un'illusione. Benché il telefonino sia il personal media per eccellenza, ci sono moltissimi sistemi con cui i più piccoli possono eludere il controllo dei loro genitori. E alcuni di questi, come insegnano i 'pizzini' di Bernardo Provenzano sono a prova di bomba contro qualunque applicazione informatica.