WhatsApp, nuove funzioni per i gruppi. Ecco cosa cambia

Maggiori poteri agli amministratori, veloce ricerca dei partecipanti e delle conversazioni e spazio alla descrizione della chat

Il logo di WhatsApp (Ansa)

Il logo di WhatsApp (Ansa)

Roma, 16 maggio 2018 – WhatsApp, la popolare app di messaggistica di proprietà di Facebook, arricchisce i gruppi con 5 nuove funzioni, disponibili per Android e iPhone. Oltre al nome del gruppo, è possibile aggiungere una 'descrizione', cioè un breve testo all'interno della schermata 'Info gruppo' che permette di impostare lo scopo, le regole e l'argomento del gruppo. Quando una persona nuova entra nel gruppo, la descrizione viene visualizzata in cima alla chat.

Arrivano maggiori 'poteri' per gli amministratori. Questi hanno la possibilità di scegliere quali partecipanti possono cambiare l'oggetto, l'immagine e la descrizione del gruppo. Inoltre, gli amministratori ora possono revocare i privilegi di amministratore ad altri partecipanti e i creatori del gruppo non possono più essere rimossi dal gruppo che hanno creato.

Altra novità: la 'panoramica delle menzioni', rivolta principalmente a chi si è perso una parte della conversazione di gruppo. Chi è rimasto inattivo nella chat per un po' di tempo, può usare il nuovo tasto @ nell'angolo in basso a destra della chat per visualizzare velocemente i messaggi in cui qualcuno lo ha menzionato o ha risposto. Inoltre, arriva la 'ricerca dei partecipanti'. L'opzione serve per trovare chiunque faccia parte del gruppo cercando i partecipanti direttamente dalla schermata Info gruppo. Infine, la possibilità per l'utente di non essere continuamente aggiunto a un gruppo dopo averlo abbandonato.

"I gruppi – si legge nel blog della app - rappresentano una parte importante dell'esperienza WhatsApp, da quelli familiari che comunicano tra loro da una parte all'altra del mondo, agli amici d'infanzia che si tengono in contatto col passare degli anni. Ci sono anche persone che usano i gruppi per aiutarsi, dai neo genitori in cerca di consigli agli studenti che si organizzano in gruppi di studio, o addirittura alle autorità locali che devono coordinare i soccorsi dopo una catastrofe naturale"