Venerdì 11 Luglio 2025
Giancarlo Ricci
Tech

Vi raccontiamo ‘Death Stranding 2’, il videogame per Playstation di cui parlano tutti

Pregi, difetti e curiosità: tutto quello che devi sapere sul nuovo capolavoro di Hideo Kojima

Un viaggio tra Australia e Messico: la nuova epopea di Sam Porter Bridges

Un viaggio tra Australia e Messico: la nuova epopea di Sam Porter Bridges

Death Stranding 2: On the Beach, il nuovo capitolo firmato da Hideo Kojima, arriva sei anni dopo il primo, acclamato e discusso episodio. Il titolo, disponibile dal 26 giugno 2025 in esclusiva su PlayStation 5, si presenta come un sequel ambizioso, capace di espandere l’universo narrativo e ludico della saga, ma anche di dividere ancora una volta pubblico e critica.

Un viaggio tra Australia e Messico: la nuova epopea di Sam Porter Bridges

La storia riprende undici mesi dopo gli eventi del primo capitolo. Sam Porter Bridges, interpretato ancora da Norman Reedus, lascia l’America per affrontare una nuova missione: attraversare l’Australia post-apocalittica (e, in parte, il Messico), devastata da creature ultraterrene e fenomeni naturali estremi. Il suo obiettivo è connettere i superstiti e le colonie isolate alla rete chirale, per salvare l’umanità dall’estinzione.

Il cast si arricchisce di volti noti e nuovi: oltre a Fragile (Léa Seydoux) e Higgs (Troy Baker), troviamo Elle Fanning, Shioli Kutsuna, Luca Marinelli, Alastair Duncan, Alissa Jung e Debra Wilson, con cameo speciali di George Miller, Fatih Akin e Nicolas Winding Refn.

Gameplay: tra continuità e innovazione

Il gameplay di Death Stranding 2 resta fedele alle sue radici, ma introduce novità significative. Il cuore dell’esperienza rimane la consegna di carichi attraverso territori ostili, con una gestione attenta dell’equilibrio, del peso e delle risorse. Tuttavia, il mondo di gioco è ora più ricco e dinamico: tempeste di sabbia, neve, terremoti e inondazioni modificano la mappa e costringono il giocatore a cambiare strategia e percorsi.

Tra le innovazioni più rilevanti:

  • Veicoli personalizzabili – Disponibili fin dalle prime ore, permettono di affrontare le lunghe distanze e possono essere potenziati con batterie extra, torrette difensive e altre modifiche.
  • Costruzione di infrastrutture – Oltre a ponti e strade, ora è possibile realizzare una rete di monorotaie per collegare rapidamente le colonie, facilitando il trasporto di grandi quantità di merci.
  • Sistema di progressione – Il nuovo Automated Porter Assistant System introduce un vero e proprio albero delle abilità, suddiviso tra combattimento, furtività e capacità di consegna. Più si utilizza una determinata abilità, più Sam migliora in quella specifica area.
  • Combat system ampliato – Rispetto al primo capitolo, l’azione è più centrale. Il giocatore può scegliere se affrontare i nemici direttamente, adottare un approccio stealth o aggirare i pericoli esplorando zone più impervie. L’arsenale di gadget e strumenti è stato ampliato per offrire maggiore varietà tattica.
Il gameplay di Death Stranding 2 resta fedele alle sue radici, ma introduce novità significative

Atmosfera, narrazione e direzione artistica

Kojima conferma la sua visione autoriale, offrendo un mondo cupo e affascinante, ricco di simbolismi e riflessioni sulla solitudine, la connessione e il senso della sopravvivenza. L’Australia post-apocalittica è resa con una cura maniacale per i dettagli, tra deserti, foreste e città fantasma, mentre la colonna sonora – celebrata anche da un tour internazionale – accompagna con intensità ogni fase dell’avventura.

La narrazione alterna momenti introspettivi e sequenze spettacolari, con un ritmo che resta volutamente lento e meditativo, ma che si apre a improvvisi picchi di tensione grazie ai nuovi eventi atmosferici e alle sequenze d’azione.

Pregi e difetti: un sequel che divide

Death Stranding 2: On the Beach è un titolo che non cerca compromessi. Chi ha amato il primo capitolo ritroverà qui tutte le sue peculiarità, ampliate e raffinate: dalla gestione delle consegne alla costruzione di infrastrutture, dall’esplorazione solitaria alla narrazione criptica e densa di significati.

Tuttavia, questa fedeltà all’impostazione originale può risultare un limite per chi sperava in una rivoluzione più marcata. Le prime ore danno una forte sensazione di déjà-vu e alcune meccaniche, come i disastri naturali, appaiono più scenografiche che realmente incisive sul gameplay. Anche la storia, pur coinvolgente, riprende molti temi e dinamiche del predecessore, rischiando di sembrare meno innovativa rispetto all’impatto che ebbe il primo Death Stranding.

La narrazione alterna momenti introspettivi e sequenze spettacolari, con un ritmo che resta volutamente lento e meditativo

Death Stranding 2: On the Beach è sicuramente un’opera ambiziosa, capace di affascinare e dividere. Kojima conferma la sua unicità nel panorama videoludico, offrendo un’esperienza profonda, visivamente straordinaria e ricca di spunti di riflessione, ma anche ancorata a una formula che non tutti apprezzeranno. Un viaggio da vivere senza fretta, per chi cerca qualcosa di diverso dal solito blockbuster.