Stanchi di Twitter e delle bizze di Musk? C’è Post

Dopo le critiche al suo nuovo proprietario e gli hashtag di protesta, crescono in rete le possibili alternative a Twitter

Il Post di Noam Bardin

Il Post di Noam Bardin

L’acquisto di Twitter da parte di Elon Musk ha avuto un effetto collaterale che forse neanche il nuovo patron del social si aspettava: gli utenti scontenti dai troppi “capricci” del tycoon stanno cercando valide alternative per continuare a postare contenuti in libertà e dialogare. Non solo Mastodon, la piattaforma libera di microblogging nella quale gli iscritti possono scambiare opinioni e idee, ora in rapida ascesa – per il momento negli Stati Uniti - c’è anche Post. È nato solo sei mesi fa e promette un ritorno al passato L’idea di Post è venuta circa sei mesi fa a Noam Bardin, con un passato in Google e CEO di Waze (fino al 2021), l’app alternativa a Maps (e poi comprata nel 2013 dal colosso americano) per navigare e monitorare il traffico. Si tratta di una piattaforma nella quale è possibile pubblicare contenuti senza limiti di caratteri. Come su Twitter e gli altri social network, si commenta e si mette mi piace agli altri post. Sono previsti anche contenuti speciali a pagamento, con approfondimenti su temi specifici. La nota dolente è che per iscriversi a Post (si può usare anche l’account Twitter) bisogna mettersi in lista d’attesa e i tempi negli ultimi giorni sembrano dilatarsi a causa delle numerose richieste. La moderazione – almeno per quanto si legge nelle regole del social – non ammette deroghe e sarà applicata in modo rigoroso. Il manifesto di Post e il richiamo al passato Nella homepage del nuovo social network il fondatore Noam Bardin spiega cosa dovranno aspettarsi gli utenti che decidono di iscriversi a Post. Si tratta di un manifesto dai toni romantici, che strizza l’occhio al passato delle piattaforme social e promette un ritorno all’antico. “Ricordi – si legge - quando i social media erano divertenti, ti facevano conoscere grandi idee e persone interessanti, e in realtà ti hanno reso più intelligente? Ricordi quando (sui social) non hai sprecato tempo, ti sei arrabbiato o sei diventato triste? Quando potresti non essere d'accordo con qualcuno senza essere minacciato o insultato? Vogliamo riproporlo con Post”. Se Bardin ci riuscirà davvero lo scopriremo presto, ma quello che è sicuro è che Elon Musk prima o poi dovrà fare i conti con il disappunto che gli utenti di Twitter manifestano con torni sempre più accesi.