Motore Sanità, indagine Ernst & Young sui sistemi regionali

Big data, mobilità e percorsi, temi della Summer School. "Ridurre il gap. Acquisti di farmaci e device secondo risultati misurabili"

Stroke unit

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Roma, 17 settembre 2019 - Gli analisti Ernst & Young hanno indagato tre punti critici del Servizio Sanitario Nazionale: piani regionali, percorsi diagnostico terapeutici assistenziali, mobilità sanitaria. Ne è scaturito uno spaccato che offre ai decisori politici e ai professionisti della saluti uno strumento di lavoro che sarà presentato e discusso prossimamente nella Summer School di Motore Sanità in programma ad Asiago.

I percorsi assistenziali (PDTA) possono rappresentare il principale strumento di governance dei piani sanitari, ma rischiano di restare a volte sulla carta come pura teoria (il 71% sono implementati in 6 regioni mentre Lombardia, Piemonte e Lazio da sole rappresentano il 58% di quelli implementati).

Mobilità sanitaria. Un problema ancora molto presente (€ mld 4,578) ma, se visto sotto una luce diversa, può essere visto in chiave costruttiva, è il cittadino che sta scegliendo l'eccellenza del SSN e si sposta solo per problemi seri (negli ultimi 20 anni è diminuito il numero di persone che ricorre alle prestazioni ma è aumentata la complessità delle prestazioni richieste).

Silos budget. Vista la grande pressione sulla riduzione dei prezzi d`acquisto degli ultimi anni è difficile aspettarsi ulteriori effetti sulla riduzione della spesa sanitaria (che peraltro anche nel 2017 è in crescita rispetto al 2016). I prezzi d`acquisto dovrebbero essere funzionali al miglioramento del processo assistenziale e agli esiti delle prestazioni. Ad oggi il 32% della spesa sanitaria totale appesantisce e complica il sistema senza generare risultati ad alto valore aggiunto. Per questo anche le quotazioni di farmaci e medical device vengono fissati contrattualmente sempre più spesso parametrati ai risultati misurabili. Questi i punti principali evidenziati da Antonio Irione, EY Healthcare Leader.

"La Summer School, mai come quest`anno, si prefigge l`obiettivo di trovare soluzioni innovative per la sanità italiana, come la volontà di contrastare, governandola, la mobilità passiva tra le Regioni, migliorare la qualità del servizio offerto al paziente, così come le reti assistenziali", ha affermato Claudio Zanon, Direttore Scientifico di Motore Sanità. "Inoltre, manca un percorso che garantisca maggiore responsabilità al personale sanitario, ad esempio sono troppe ancora le infezioni ospedaliere per noncuranza, il futuro va programmato seriamente, perché solo così si potrà garantire maggiore attenzione alle famiglie e sostenibilità al nostro Servizio Sanitario Nazionale", conclude Zanon.

"Con una spesa sanitaria sostanzialmente stabile, con l`invecchiamento della popolazione e l`aumento dell'aspettativa di vita, l'accesso alle cure rischia di diventare difficile per una fetta sempre più ampia della popolazione", ha detto da parte sua Francesco Ferri, Presidente di ARIA SpA. "La digitalizzazione del sistema sanitario appare l`unica strada percorribile per rispondere a questa situazione. Una digitalizzazione che si realizzi su più livelli, dal rinnovamento organizzativo e tecnologico allo sviluppo di nuove competenze per gli operatori sanitari. Senza dimenticare l`esigenza di un maggior coinvolgimento, di un ruolo più attivo, del cittadino/paziente". Il concetto di innovazione è identificato come uno dei principali fattori che consentono di aumentare la capacità delle organizzazioni di creare valore.

"Nel contesto sanitario, molto spesso si tende ad associare alla parola Innovazione la parola Costi, così trascurando i costi derivanti dalla non innovazione sia a livello di salute pubblica sia di mancata crescita economica", dichiara Francesco Saverio Mennini Professore di Economia Sanitaria, EEHTA CEIS; Università di Roma `Tor Vergata`, Kingston University London UK. "È necessario valutare i maggiori costi, tanto diretti quanto indiretti, che il sistema sanitario e quello economico in generale sosterrebbero in assenza delle tecnologie efficaci correntemente disponibili. Questa è la principale sfida che bisogna affrontare. Programmare il futuro della Sanità coniugando l`innovazione. È necessario quindi introdurre metodi e modelli che sappiano catturare le diverse implicazioni dell`innovazione e restituire ai Decisori una misura del `valore dell`innovazione` per garantire scelte di innovazione sostenibile. Dove in un sistema universalistico come quello Nazionale, con Innovazione sostenibile si intende la produzione del massimo valore di salute per i singoli, con costi `accettabili` per la società e `sostenibili` per i sistemi pubblici", conclude Francesco Saverio Mennini.

Tavolo dei relatori Motore Sanità, conferenza stampa Roma, Hotel Nazionale
Tavolo dei relatori Motore Sanità, conferenza stampa Roma, Hotel Nazionale