Venerdì 19 Aprile 2024

Il robot di Boston Dynamics è pronto per le Olimpiadi

La nuova versione del robot umanoide Atlas mostra doti atletiche di tutto rilievo

Tre, due, uno: salto! (Foto: Boston Dynamics/YouTube)

Tre, due, uno: salto! (Foto: Boston Dynamics/YouTube)

Boston Dynamics è decisamente in grande spolvero: a pochi giorni dal "trailer" del suo nuovo cane-robot, vuole ora stupire il mondo con le prodezze di Atlas, l'automa umanoide che nella sua versione più recente sembra avere le carte in regola per non sfigurare nemmeno alle Olimpiadi. Quanto meno nella ginnastica a corpo libero: L'IDENTIKIT DI ATLAS Si tratta di un robot bipede alto 175 centimetri per 83 chilogrammi di peso, le cui fattezze umane vengono tradite solo dalla mancanza di una vera e propria testa. Presentato per la prima volta nel 2016, Atlas rappresenta il modello più evoluto e compatto di un esemplare che aveva fatto il proprio debutto qualche anno prima. COSA SAPEVA GIÀ FARE ATLAS Nella versione originale Atlas riusciva cavarsela già piuttosto bene. Tra le altre cose, apriva le porte, raccoglieva e trasportava carichi pesanti e rimaneva in perfetto equilibrio anche se costretto a camminare su terreni irregolari. Inoltre si distingueva per l'abilità di resistere agli urti e rialzarsi senza difficoltà in caso di caduta. Certo: non era in grado di ballare bene come "cugino" con le ruote Handle. IL NUOVO ATLAS L'ultimo aggiornamento ha regalato al robot capacità di movimento davvero notevoli: come si vede nel video, il robot salta, piroetta e chiude la sua performance con un perfetto salto mortale all'indietro, alzando anche le braccia in segno di "epic win". Le doti da ginnasta possono contare su numerosi sensori LIDAR (una tecnologia che sfrutta gli impulsi laser), utili ad evitare gli ostacoli e determinare la distanza dagli oggetti. Non a caso i suoi sviluppatori hanno definito Atlas "l'umanoide più dinamico del mondo". A PROPOSITO DI BOSTON DYNAMICS Boston Dynamics è uno spin-off del MIT Massachusetts Institute of Technology, passato sotto il controllo di Alphabet nel 2013. Pochi mesi fa il colosso di Mountain View ha rivenduto la startup robotica all'azienda giapponese SoftBank: tra le ragioni di questa scelta ci sarebbe l'assenza di un rapido sbocco commerciale, ma anche l'aspetto un po' inquietanti degli automi (a differenza ad esempio di questi robot che sono dolcissimi).