
I pericoli di un attacco informatico negli Stati Uniti
Roma, 9 giugno 2025 – Se un attacco informatico colpisse le infrastrutture critiche degli Stati Uniti, queste probabilmente crollerebbero. L’autrice di questa oscura profezia è Anne Neuberger, ex vicedirettrice per la sicurezza nazionale e direttrice della cybersicurezza della NSA. Ma cosa ha detto esattamente?
Fra tagli del personale e fuga di cervelli, la sicurezza nazionale è in pericolo
Parlando nei giorni scorsi all’’AI Expo for National Competitiveness’, Neuberger ha affermato di non avere fiducia nella resilienza delle infrastrutture statunitensi per diversi motivi tra cui i tagli apportati dall’amministrazione Trump al personale dell’Agenzia per la sicurezza della cybersicurezza e delle infrastrutture (CISA). “Ci sono tecnologie obsolete, ci sono sistemi che non erano stati progettati per essere connessi a Internet, e c’è ancora meno cybersicurezza per i sistemi operativi rispetto ai sistemi IT”, ha detto l’ex-funzionaria della National Security Agency. Neuberger ha aggiunto che i tagli occupazionali sotto l’amministrazione Trump sono un ulteriore motivo per cui serve implementare l’intelligenza artificiale per colmare le lacune nella sicurezza delle infrastrutture critiche.“Non è mai un buon momento per perdere difensori informatici di talento: affrontiamo la difesa cibernetica nazionale in modo diverso, con un approccio più mirato, usando l’intelligenza artificiale per chiudere le falle nelle infrastrutture più critiche”. I tagli dell’amministrazione americana alla CISA, l’agenzia responsabile della sicurezza dei sistemi governativi e della protezione delle infrastrutture critiche, nel tentativo di ridurre le spese (circa 491 milioni di dollari in meno e la riduzione di un terzo del personale) ha alimentato i timori di una ‘fuga di cervelli’ che potrebbe indebolire ulteriormente la cybersicurezza degli Stati Uniti.
“Dobbiamo chiederci quando accadrà, non se accadrà”
D’altra parte, l’NSA da tempo avverte che un attacco informatico grave potrebbe mettere a rischio l’infrastruttura critica degli Stati Uniti, simile ai blackout che hanno colpito la rete elettrica dell’Ucraina. Addirittura, l’ex-direttore della NSA, Michael Rogers, ha affermato che non è una questione di “se” ma di “quando” un attore statale o criminale lancerà un attacco distruttivo contro le infrastrutture a stelle e strisce. NSA e CISA hanno individuato errori come password predefinite, privilegi informatici di accesso senza restrizioni, patch ritardate, mancanza di segmentazione, e autenticazione multifattoriale debole. Inutili dire che blackout prolungati paralizzano elettricità, telecomunicazioni, servizi idrici, ospedali, trasporti e supply chain. Uno scenario apocalittico, tipo quello immaginato nella serie ‘Zero Day’ su Netflix con Robert De Niro, che avrebbe effetti economico-sociali drammatici.