Mercoledì 24 Aprile 2024

Zazzeri, pennellate di rinascita "Sono stato salvato dall’arte"

di Giuliana Lorenzo

L’odore del cloro pian piano si è dissolto per lasciare spazio a quello della pittura e dei pennelli. Lorenzo Zazzeri, nuotatore fiorentino dell’Esercito, classe 1994, per mesi a causa di uno shock anafilattico e di alcune complicazioni non ha toccato l’acqua. Il suo estro creativo e l’arte sono stati l’ancora di salvezza che gli hanno permesso di non affogare. Dopo la laurea in Scienze Motorie si è iscritto all’Accademia delle Belle Arti di Firenze coltivando una passione che è al pari del nuoto. Solo recentemente è tornato in gara prima agli Assoluti e poi all’International Alpha Cup di Milano.

È tornato finalmente a competere…

"Ho avuto un problema che mi ha tenuto fuori dalla piscina per cinque mesi pieni. Ho ricominciato a nuotare a metà gennaio. Poi ho fatto i campionati Italiani Assoluti che sono andati bene con appena due mesi di allenamento e ora sono in ricostruzione. Siamo una fase di passaggio, poi punteremo tutto al Sette Colli. Cercare di agguantare la qualificazione al Mondiale (a luglio in Giappone, ndr) in extremis, in quest’anno che è stato molto difficile, sarebbe una bella spinta motivazionale per il prossimo".

Come ha gestito questo periodo dal punto di vista mentale?

"Non è stato semplice, anzi l’aspetto mentale nello sport sta avendo un’attenzione particolare, anche per le problematiche che stanno vivendo alcuni atleti di primo piano, come Dressel o Peaty nel nuoto ma anche in altri sport. Mi ha aiutato avere altri interessi al di fuori della vasca, come quello della pittura e del disegno. Mi sono iscritto all’accademia di Belle Arti che era una cosa che da tempo volevo fare. In quei cinque mesi di stop mi ha veramente spinto ad alzarmi dal letto, ad avere un altro scopo, un altro obiettivo e a buttarmi in una nuova avventura. Un grazie va alla famiglia, agli amici e al centro sport dell’Esercito che mi ha sempre sostenuto. Sono stato in grado di rimanere sereno e di affrontare questo momento di stop come un’opportunità per poter fare qualcosa di bello".

Da un momento no è nato un nuovo progetto…

"Sì, per esempio ho iniziato a fare una mia serie artistica nuova sulle piscine, sull’acqua e sugli effetti visivi che ha la luce sul fondo della piscina. Ho cercato di darmi da fare, di tenermi impegnato con la mente".

Se si dovesse rappresentare con un disegno come sarebbe?

"Mi rappresenterei con l’acqua, con le mattonelle che sto dipingendo: sto disegnando la luce sul fondo della vasca o visioni di piscina. In seguito a questo momento di difficoltà m’identifico molto nell’acqua perché dopo essersene stato lontano, mi sono rituffato e sto cercando di continuare a migliorare me stesso e di ritornare sui miei livelli e superarli. È un veicolo per crescere sia come persona che come atleta, mi vedo proprio con le opere d’arte che sto realizzando".