Giovedì 18 Aprile 2024

Zaniolo-Roma, rottura totale: assalto Tottenham

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Com’è lontano quel 25 maggio a Tirana. Era la notte in cui Nicolò Zaniolo segnava il gol che lo avrebbe iscritto per sempre nella storia del club giallorosso. Un gol che lo aveva issato a idolo delle genti romaniste trasformandolo nell’uomo di un futuro sempre più luminoso, nelle mani del Vincente per eccellenza, Josè Mourinho. E invece.

Zaniolo non è stato convocato per la partita con lo Spezia e Mourinho ha rinunciato alla conferenza stampa di ieri per non trattare l’argomento. Stavolta non c’è neanche il velo di un acciacco fisico, così come era accaduto contro la Fiorentina, quando il gm della Roma Tiago Pinto aveva liquidato l’argomento freddamente: "Ci ha detto che aveva la febbre...". In realtà, non sono in pochi ad aver letto in quella febbre il mal di pancia per i fischi incassati dal giocatore contro il Genoa in Coppa Italia. Fischi che avrebbero fatto rottura in una situazione già complessa per la trattativa sul rinnovo di contratto in scadenza 2024. Il giocatore pretende di essere trattato come Pellegrini e Abraham, che guadagnano circa 4,5 milioni netti. La Roma si è fermata a 3,5. Da lì, il tormentone sul contratto, sovrapposto a prestazioni scadenti, nervose e inconcludenti. E da tempo ormai ha perso la Nazionale. I suoi comportamenti e atteggiamenti non piacciono al ct Mancini e nell’ambiente azzurro è netta la sensazione sul come Zaniolo stia sprecando il suo talento. E così è sul mercato. La Roma è stanca di lui ormai da un po’ ed è disposta a cederlo a titolo definitivo o con obbligo di riscatto a non meno di 35-40 milioni. Tottenham? Con Conte e Paratici in bilico oggi sempra difficile, ma l’affare è in piedi. C’è il West Ham ma ha offerto 25 milioni.

p. f.