Paolo Franci
Dovevano essere, nelle intenzioni del ct Mancini, i giovani calcionauti in missione su Marte. E cioé Euro2020, poi cancellato dal virus, da migliori attori non protagonisti eppoi star sul Pianeta Rosso del pallone globale, il Mondiale del Qatar 2022, inedito per clima e sostanza. Nella testa del ct, Moise era ed é ancora il futuro titolare. Nic poi, non ne parliamo. Una specie di Hercules disneyanoche spazza avversari, sfonda porte e altra robetta da Olimpo della sacra sfera.
Peró succede che Kean all’Everton smarrisca il gol e la via in un ginepraio comportamentale. E, mentre l’ex Juve si perde in Premier, Nic Zaniolo si spacca un ginocchio. E il buonismo italiano ha il sopravvento. L’abbiamo adottato tutti con l’espressione affranta e un “torna presto Nicoló” srotolato sui social. Quando si ripresenta in campo ha qualche tatuaggio in piú, i capelli tinti biondo Marilyn e atteggiamenti che irritano il ‘nemico’. Succede peró che contro il Verona non rincorra un avversario e Gianluca Mancini rincorra lui a zanne sfoderate. E che negli spogliatoi quell’orco di Kolarov rincari la dose, mentre arriva la sculacciata di Fonseca. Da lí capita che Zaniolo salti due convocazioni, quella di ieri compresa. C’é il set per un giallo (rosso) che invece si dice non esista: "infortunio vero" giura il portoghese.
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