Giovedì 18 Aprile 2024

Zaccheroni sta meglio Lascia la Rianimazione

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di Mattia Todisco

L’anticipo del venerdì annuncia un impegno europeo vicino. Si gioca presto per lasciarsi un margine di recupero, consapevoli che il peso specifico di un secondo posto in campionato non è diverso da quello di un passaggio ai quarti di Champions. L’obiettivo è sempre restare in Europa, per quest’anno superando il Porto, per l’anno prossimo battendo lo Spezia stasera al Picco, seppure in una tappa di 38 e non nel dentro o fuori in cui non c’è domani. Inzaghi prepara le sue due Inter, non troppo dissimili. Recupera Dimarco, ma non Correa e Skriniar, che lavorano in funzione di un rientro in campo martedì. La squadra sarà molto vicina a quella vista con il Lecce, con qualche eccezione. De Vrij e non Acerbi in difesa (l’italiano dovrebbe tornare a Oporto dal 1’), Brozovic e non Mkhitaryan a centrocampo, in modo da ridare confidenza a un giocatore che dopo i ripetuti infortuni non è ancora il catalizzatore di gioco a cui fino a qualche mese fa sembrava impossibile rinunciare. Forse ci sarà anche Lukaku e non Martinez in attacco, se davvero l’allenatore opterà per la coppia "pesante" con Dzeko. Lasciare fuori l’argentino vuole dire sperare che la squadra trovi in altri interpreti i gol che il "Toro" garantisce. Né il bosniaco, né il belga attraversano un periodo particolarmente prolifico e nel resto della squadra i giocatori dal piede caldo nei metri finali non abbondano. Uno è il possibile escluso di centrocampo, l’armeno acquistato a zero dalla Roma e finora sempre in campo nel 2023. I vari Calhanoglu, Dumfries e Gosens sono anche finalizzatori, all’occorrenza, se non fosse che quest’anno non sono riusciti a dimostrarlo spesso (7 centri totali in tre). Domenica con il Lecce la squadra ha dimostrato che può essere determinata anche nelle partite contro avversarie dagli obiettivi differenti. In casa le è riuscito più spesso, eccezion fatta per l’Empoli, mentre in trasferta deve ancora arrivare alla svolta. Per i riflettori europei c’è tempo ed è meglio arrivarci senza i musi lunghi che un nuovo stop produrrebbero di certo.