Sabato 20 Aprile 2024

Wembley un anno dopo, Inghilterra regina

Dalla delusione contro Mancini alla rivincita ieri delle "leonesse" che battono la Germania in finale e sono campionesse d’Europa

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LONDRA (Inghilterra)

Questa volta "It’s coming home" si è avverato. È trionfo a Wembley per la nazionale femminile dell’Inghilterra, che sale per la prima volta e al terzo tentativo sul trono d’Europa, battendo 2-1 l’arcirivale Germania dopo i tempi supplementari. Un risultato che per la quasi totalità degli 87.129 spettatori - record per una finale continentale, anche maschile secondo la stessa Uefa - non poteva essere diverso. Troppe erano le aspettative e la voglia di riscatto per i tifosi di casa, un anno dopo la delusione di Euro 2020 vinta dall’Italia di Roberto Mancini, e le Leonesse in bianco non hanno tradito, conquistando un trofeo per il calcio inglese 56 anni dopo lo storico mondiale vinto proprio sull’allora Germania Ovest. Il match, diretto dalla ucraina Kateryna Monzul, non è stato in discesa per la nazionale guidata dalla olandese Sarina Wiegman, vincitrice del titolo con le Orange nell’ultima edizione del 2017 e chiamata a cercare il bis alla guida di una nazionale che non voleva e poteva sbagliare nel torneo giocato in casa.

La Germania, capace di vincere finora otto finali su otto in Europa, era oltretutto la bestia nera delle inglesi, quasi mai uscite vincitrici nei tanti scontri diretti. Sul prato di Wembley si sono scontrati il miglior attacco e la miglior difesa del torneo, con le tedesche della ct Martina Voss-Tecklenburg che in sei gare avevano capitolato una sola volta, su autogol. Insomma, il pronostico era tutto per la squadra tedesca, ma la voglia di vincere delle inglesi alla fine ha avuto la meglio.

A spezzare il tabù, dopo un primo tempo di studio e senza grandi occasioni, è stata Ella Toone, attaccante del Manchester United, che con un pregevole pallonetto al 21’ ha premiato un lancio chirurgico di Keira Walsh, nominata alla fine Mvp. L’entusiasmo dei tifosi è durato un quarto d’ora, perchè la Germania, pur privata all’ultimo minuto della sua attaccante più prolifica, Alex Popp, ha reagito con decisione allo svantaggio e dopo aver colpito un palo al 34’ ha pareggiato con Lina Magull. Verdetto quindi rinviato all’overtime, uno spettacolo nello spettacolo per gli 87 mila di Wembley.

Nel secondo dei tempi supplementari, al 6’, è arrivata la rete decisiva di Chloe Kelly, 24enne punta del City, che nell’entusiasmo si è tolta la maglia e ha corso per tutto il campo prima di essere placcata e rivestita dalle compagne.

Inevitabile l’ammonizione, ma a quel punto anche il successo per l’Inghilterra, che ha controllato senza difficoltà gli ultimi tentativi delle avversarie. Il fischio finale è stato accolto con un ruggito di liberazione da parte del pubblico mentre le Leonesse danzavano insieme nel centro di centrocampo, conscie di aver davvero fatto la storia.

"È incredibile. Queste ragazze vogliono davvero vincere e vogliono migliorare ogni giorno. L’abbiamo vissuta. È stata una partita tirata, ma l’abbiamo vinta", ha commentato a caldo Wiegman, decisa ora a dare l’assalto al Mondiale 2023. Poi la premiazione con il Principe William, presidente onorario della federcalcio inglese, visibilmente felice anche lui e prodigo di complimenti per le giocatrici, molte delle quali non hanno resistito e hanno ‘osatò abbracciarlo. Sì, il calcio è davvero tornato a casa.