Mercoledì 24 Aprile 2024

Europei atletica 2022, vola Gimbo, vogliamo un’altra doppietta

Dopo l’oro di Jacobs stasera alle 20.05 la finale dell’alto con il "gemello" di Tokyo. Super Dallavalle: splendido argento nel triplo

Gianmarco Tamberi, 30 anni, è campione olimpico in carica del salto in alto

Gianmarco Tamberi, 30 anni, è campione olimpico in carica del salto in alto

Monaco di Baviera, 18 agosto 2022 - A Tokyo era stato Gimbo, fresco fresco di trionfo olimpico nell’alto, ad aspettare Marcell alla fine del rettilineo e ad abbracciarlo dopo i 100 metri più belli della storia azzurra.

Gianmarco Tamberi oro agli Europei di atletica 2022

A questi Europei di Monaco resta lo schema, solo si inverte: è Jacobs, dopo l’oro che scaccia fantasmi, a sospingere Tamberi verso un’impresa che tutti ancora sogniamo per lui. La finale è stasera alle 20.05, il marchigiano cerca di bissare la vittoria continentale di sei anni fa, anche se non sono certo i numeri e le statistiche a elevarlo oltre l’asticella, quanto un cuore unico.

Gianmarco, così come l’amico ha saputo correre più forte dei dubbi e delle paure di una stagione che sembrava irrimediabilmente maledetta, dovrà planare sopra tutti i suoi tormenti del 2022. Primo tra tutti, quel dolore alla gamba che l’ha condizionato a lungo non impedendogli, però, di arrivare a 2,33 ai Mondiali di Eugene. Un quarto posto con un pieno di rimpianti, ma pure con la consapevolezza di essere sempre lì, a battagliare coi migliori del pianeta.

Gimbo conta molto sul tifo dei 50mila dell’Olympiastadion. Quando c’è la folla intorno, lui sa sempre farla sua. Anche se ci sono tre tedeschi in finale, Wagner, Potye e Przybylko. Gli altri in lizza, oltre all’altro azzurro Marco Fassinotti in grande spolvero nelle qualificazioni, sono i bulgari Carmoy e Ivanov, l’olandese Amels, gli ucraini Protsenko e Doroshchuk, il francese Micheau e il ceco Stefela.

Solo Protsenko ha eguagliato Gianmarco in questa stagione, a 2,33, soffiandogli il terzo posto iridato solo per un numero inferiore di errori.

Ecco perché, da un agonista come il nostro, c’è da aspettarsi il meglio. Diciamolo: lui non manca di sottolineare i limiti di una pedana, ma quando ha staccato il pass martedì, ha aperto il suo sorriso rivelando un feeling particolare con questo impianto ancora avveniristico che ospitò i Giochi cinquanta anni fa. "Mi sento bene, sono fiducioso, sono entrato in modalità “folle“", ha detto il 30enne che cerca in questo 2022 un colpo di coda dei suoi. Poi, come promesso, potrà sposare la sua Chiara il primo settembre. Nelle qualificazioni ha ammesso di avere risparmiato le maggiori energie possibili. Stasera potrà librarsi invece senza calcoli.

Gimbo e Marcell viaggiano sulle stesse frequenze. Sgretolare gli ostacoli fa sempre parte del loro pacchetto di motivazioni. Da quel bruttissimo infortunio del 2016 – quanto bastava per mettere a rischio la carriera di un altista – ha saputo rinascere fino all’impresa in Giappone. E quasi senza allenarsi, affidandosi solo al suo istinto di campione, è poi arrivato un quasi incredibile bronzo ai mondiali indoor a inizio anno. Poi è arrivato quest’ultimo dolore, ma la storia si può ancora scrivere puntando solo al cielo.