Vlasic o Sabitzer: il Milan ci prova Inter, più Bellerin che Dumfries

Il club rossonero ha incassato il gradimento di entrambi. Più difficile la trattativa. per convincere i club

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Il fine settimana del Milan è stato denso di novità. Dopo aver messo sotto contratto Olivier Giroud, che ha firmato un biennale, ieri ha svolto le visite mediche Brahim Diaz. Già in rossonero lo scorso anno, il 21enne di proprietà del Real Madrid ha firmato per un prestito biennale con diritto di riscatto a favore del Diavolo. Poche ore prima si era concluso anche l’iter riguardante Fodé Ballo-Touré, 24 anni, designato vice-Hernandez sulla fascia sinistra. A questo punto per completare lo scacchiere resta soltanto da acquistare il sostituto di Hakan Calhanoglu. Le strade portano ai nomi di Nikola Vlasic, croato del Cska Mosca, e Marcel Sabitzer, austriaco del Lipsia. Per entrambi il punto di forza da cui può partire il Milan è il gradimento dei giocatori. Bisogna però trovare una quadra dal punto di vista economico e questo sarà il passo più complicato, perché entrambi i club non hanno finora aperto alla possibilità di un prestito con diritto di riscatto, formula che sarebbe molto gradita ai rossoneri e soprattutto collimerebbe con le necessità legate al bilancio. Al lavoro anche l’Inter, ancora scoperta nel ruolo di esterno destro titolare, lo scorso anno affidato ad Hakimi. Anche dopo l’amichevole vinta ai rigori con il Lugano, Simone Inzaghi ha sottolineato la necessità di rafforzarsi nel settore dei laterali. Con il Cagliari si è parlato di Nahitan Nandez, ma l’uruguaiano (che ha dato un assenso di massima) ha una clausola rescissoria da 36 milioni. I nerazzurri lo acquisteranno solo in caso di cessione in prestito. Difficile inserire nella trattativa sia Nainggolan, che aspetta solo una buonuscita dall’Inter per accasarsi di nuovo in Sardegna (un braccio di ferro che potrebbe durare ancora per un po’), sia Dalbert, che andrà in rossoblu ma anch’egli con una cessione a titolo temporaneo e un diritto di opzione a favore dei cagliaritani. Confermato l’interesse per Hector Bellerin, più ancora che per Denzel Dumfries.

Un gradimento ampiamente ricambiato dallo spagnolo. Bellerin considera finita l’esperienza all’Arsenal, nelle ultime 3 stagioni non è riuscito a esprimersi su livelli a lui congeniali: 47 partite nel 2017-18, dopo non è mai andato oltre le 25 annuali e ha raggranellato una presenza in nazionale negli ultimi 5 anni. Ha bisogno di riscattarsi, oggi fa parte di quelle possibili intuizioni "creative" a cui fa spesso riferimento Beppe Marotta.

Mattia Todisco