Jacobs e Tamberi, vite parallele con direzione mondiali 2023

Tutto cominciò in quei frenetici minuti di Tokyo, quando vinsero l’oro dei Giochi nella stessa notte, in un pomeriggio indimenticabile per la storia dello sport italiano

Fra un anno, nella estate del 2023, in Italia avremo un nuovo Parlamento, un nuovo governo e chissà quante altre cose saranno cambiate. Di sicuro, a prescindere dalle idee politiche di ognuno di noi, unanime è il desiderio di rivedere al top Gimbo e Marcellino, Tamberi e Jacobs, ormai diventati simboli unificanti di una certa idea, sana, del Bel Paese. Eh, sì. Parallele sono le vite, e non solo le carriere!, dei due campioni olimpici ed europei. Addirittura, per non perdersi di vista nemmeno sul fronte dello stato civile, si sposeranno entrambi a settembre, quasi in contemporanea. È carica di suggestione, questa ideale associazione tra il Re dei 100 metri e il Principe del salto in alto.

Jacobs e Tamberi a Tokyo (Ansa)
Jacobs e Tamberi a Tokyo (Ansa)

Tutto cominciò in quei frenetici minuti di Tokyo, quando vinsero l’oro dei Giochi nella stessa notte, in un pomeriggio indimenticabile per la storia dello sport italiano, confondendosi subito dopo in un abbraccio indimenticabile, che li rese idoli nazionali. E da allora il destino si è divertito a renderli inseparabili, pur nella oggettiva diversità.

Guai fisici per l’uno come per l’altro, rinunce dolorose, incomprensioni sparse. Unico antidoto, la certezza di possedere un talento che non poteva andare disperso.

Sul palcoscenico e sul podio di Monaco di Baviera, Jacobs e Tamberi si sono magnificamente ritrovati sullo stesso binario. Vite parallele, che magari davvero meriterebbero la penna di Plutarco. Perché sempre lì torniamo, con buona pace dei birignao intellettualoidi e delle scemenze da curva: lo sport è anche cultura, nel senso migliore del termine. E questo Gimbo e Marcellino lo sanno benissimo.

Davvero, fra un anno in Italia sarà tutto diverso. Non è dato sapere se in meglio o in peggio. Ma tra un anno avremo anche un altro mondiale di atletica leggera all’aperto, a Budapest. Ed è l’unico bersaglio non ancora centrato da Gimbo e Marcellino, che a Monaco hanno dato il là alla lunga marcia verso questo obiettivo...

Visto che amano fare tutto in coppia, forse è il caso di crederci. Una volta di più.