Vingegaard perde Roglic e Kruijswijk Tappa a Philipsen

Angelo Costa

Non è domenica per Vingegaard: come per il Tour, che nel sud della Francia trova un altoforno, anche per il principino danese è il giorno più caldo da quando veste in giallo. Intanto perchè la sua squadra perde i pezzi: prima del via va a casa Roglic, acciaccato per una caduta nelle tappe iniziali, in corsa ci rimette anche Kruijswijk, che finendo in terra si fracassa una spalla. Poi perchè ruzzola sull’asfalto anche lui, sgambettato dal compagno Benoot che gli scivola davanti: niente di grave, ma il nervosismo del ‘re pescatore’ per questo brusco voltafaccia della sorte è evidente. Ai 40 gradi di quella che poteva essere una giornata tranquilla prima dell’ultimo riposo, Vingegaard vede sciogliersi qualche certezza: sia Roglic, nei panni di gregario di lusso, che Kruijswijk, come apripista designato, in montagna erano due sicurezze. E’ la legge di una corsa dove l’imprevisto è sempre in agguato, come possono raccontare anche l’australiano Clarke e il danese Cort, entrambi vincitori di una tappa, rispediti a casa da un tampone positivo. Mentre alla maglia gialla gira male, Pogacar si diverte ad annaffiare con l’acqua delle borracce il vincitore del terzo sprint di un’edizione avara con i velocisti, il belga Jasper Philipsen, che condanna all’ennesimo secondo posto il connazionale Van Aert, richiamato dalla fuga a inizio tappa perchè Vingegaard, adesso, non può permettersi di rimetterci anche lui. Ordine d’arrivo 15esima tappa Rodez-Carcassonne di 202 km: 1) Jasper Philipsen (Bel, Alpecin) in 4h 27’27’’ (media 45,429), 2) Van Aert (Bel) st, 3) Pedersen (Dan), 4) Sagan (Slk), 8) Mozzato, 9) Pasqualon. Classifica: 1) Jonas Vingegaard (Dan, Jumbo) in 59h 58’28’’, 2) Pogacar (Slo) a 2’22’’, 3) Thomas (Gbr) a 2’43’’, 4) Bardet (Fra) a 3’01’’, 5) A. Yates (Gbr) a 4’06’’, 6) Quintana (Col) a 4’15’’, 20) Caruso a 44’45’’.