Vingegaard fa sua la "Coppi e Bartali" Sagan vola in Catalogna

di Angelo Costa

Nel giorno in cui in Catalogna torna al successo Peter Sagan, alla Coppi e Bartali sventola la bandiera danese. Grazie a Jonas Vingegaard (nella foto) che si aggiudica la corsa, e a Mikkel Honorè che vince l’ultima frazione a Forlì. Comprensibile che la coppia arrivata dal Nord, staccata la concorrenza negli ultimi chilometri, trasformi lo sprint finale in una festa nazionale: in fondo, entrambi hanno un buon motivo per essere felici. E’ contento Vingegaard, che per la prima volta entra nell’albo d’oro di una corsa a tappe: lo fa da primattore, dopo aver conquistato i due arrivi in salita in copione questa settimana. E’ strafelice Honorè, 24 anni, al primo successo personale tra i pro. Ottenerlo in Italia gli dà più soddisfazione: qui ha la futura moglie, chiesta in sposa inginocchiandosi con l’anello dopo la crono di Valdobbiadene dello scorso Giro, qui ha l’occasione di lavorare in campagna nel tempo libero, aiutando il suocero a lavorar le olive nel frantoio di Imola. E qui ha fatto le cose migliori, perché sulle strade rosa, da gregario di Almeida nello squadrone Deceuninck, è stato trentesimo. "E’ tutto perfetto, troppo perfetto. Non cambia nulla, ma ora ho la consapevolezza che con l’impegno posso ottenere ciò che voglio", racconta commosso Honorè. Dei nostri, manda ancora segnali Tiberi, undicesimo. Classifica finale: 1) Jonas Vangegaard (Dan, Jumbo), 2) Honorè (Dan) a 22’’, 3) Schultz (Aus) a 32’’, 4) Hayter (Gbr) a 36’’, 5) Romo (Spa) a 39’’, 11) Colleoni a 1’21’’.

Non è la prima volta, invece, per Peter Sagan, anche se la gioia è la stessa: dopo un inverno di tribolazioni e Covid, l’ex iridato prima ha rialzato la testa alla Sanremo, conclusa al quarto posto, e sette giorni dopo ritrova la vittoria. Secondo stile della casa: al Catalogna, nello sprint che chiude la sesta tappa, batte nettamente Impey e Molano. Adam Yates resta leader e oggi a Barcellona si appresta alla parata finale sul podio con i compagni Porte e Thomas. Oggi è anche il giorno della Gand-Wevelgem, classica vera per distanza (254 chilometri) e muri (undici) da sempre amica dei velocisti: a sfidare Van Aert, oltre a Pedersen, Ackermann e Demare, ci sono anche i nostri Ballerini, Colbrelli, Nizzolo e Trentin.