Giovedì 18 Aprile 2024

Vincere là dove non riuscì a Vale

Leo Turrini

Facciamo pure tutti gli scongiuri del caso. Eppure, potrebbe accadere già domenica prossima: dopo mezzo secolo, di nuovo un centauro italiano campione del mondo in sella ad una motocicletta italiana nella classe più prestigiosa.

Dirà la Storia, che scriveranno i posteri, quanto e se Pecco Bagnaia meriti l’accostamento al remoto predecessore, l’amatissimo Giacomo Agostini, che fu non a caso un simbolo del Boom economico. Nell’immediato, è già bellissima la suggestione innescata dalla Ducati. L’azienda di Borgo Panigale, governata da un uomo con carattere da carta vetrata come Claudio Domenicali, è diventata la vera Rossa vincente nel regno della velocità. C’era una volta Davide che batteva Golia e grazie a italianissimi ingegneri come Luigi Dall’Igna per fortuna Davide c’è ancora, con buona pace dei giganti giapponesi. Vedremo fra qualche giorno cosa racconterà l’ordine d’arrivo di Sepang, la pista che pretese il sacrificio di Marco Simoncelli. Di sicuro, Bagnaia su Ducati sta riuscendo là dove fallì il suo mentore Valentino Rossi. E scusate se è poco.

Sono tempi brutti, quelli che stiamo consumando. Tra apprensioni da bolletta e inquietudini sul futuro, abbiamo un dannato bisogno di emozioni sane.

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