Mercoledì 24 Aprile 2024

Vialli e il patto per il mondiale

Paolo Franci

È una di quelle cose che ti spaccano il cuore. Non una, ma dieci, cento, mille volte. Ma è anche una di quelle cose che te lo riempiono così tanto da compiere una magia, trasformando il dolore e la malinconia, in un bellissimo patto d’onore, come quello ’della Beccaccia’ il ristorante ligure dove si ritrovava la Samp di Vialli e Mancini e dove i ragazzi in blucerchiato appianarono le divergenze decidendo che, sì, lo scudetto s’aveva da fare. Ieri da Bruno Vespa il Mancio ha raccontato come nello spogliatoio azzurro ci sia una sorta di ’Patto di Luca’. Vialli gli ha detto: "Dobbiamo vincere il Mondiale del 2026 e io sarò lì con voi". Ecco, il cuore si spacca ma non ha mica sbagliato "Luca" perché lui ci sarà eccome, mentre i ragazzi del Mancio cercheranno di onorare il Patto. Proveranno a qualificarsi e poi a vincere il girone e poi vai, con le partite dentro o fuori del mondiale americano. Lo faranno con un motivo in più nella testa, nelle gambe, nel cuore, dando tutto.

Perché onorare quel Patto giorno dopo giorno, da qui al luglio 2026, sarà come avere Luca lì, nella sala da pranzo azzurra mentre legge ad alta voce passi di libri e romanzi che incorniciano le motivazioni. Ci sarà, Vialli, con quel modo pazzesco di caricare la squadra nella riunione tecnica. Ci sarà negli scherzi, nelle risate e ci sarà in questa cosa che continuerà a tingerlo d’azzurro compiendo un piccolo miracolo: chi ha detto che Luca non è più tra noi?