Mercoledì 24 Aprile 2024

Via all’Allegri-bis: dagli insulti all’acclamazione

Sette anni fa il tecnico della Juve subito contestato, ora i tifosi gli chiedono la Champions. Nedved rassicura: "Ronaldo? Arriva"

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di Paolo Grilli

E’ il conforto delle certezze. Sotto il solleone alla Continassa, il popolo bianconero acclama Massimiliano Allegri nel giorno del raduno e senza mezze misure, con cori opportunamente preparati, gli chiede subito la Champions. Potere dei ricordi, di quando Max non solo vinceva scudetti a ripetizione a Torino, ma pure sfiorava due volte la coppa dalla grandi orecchie: un’epopea già lontana, dopo le secche in cui si è trovata la Juve di Pirlo, ma che ora potrebbe ricominciare.

"Portaci sul tetto d’Europa", cantano gli ultras al loro vate ritrovato, e siamo agli antipodi rispetto all’accoglienza che il tecnico ebbe sette anni fa, nell’estate del 2014, quando non mancarono insulti al suo indirizzo. Dopo i tre scudetti con Conte (e gli insuccessi in Europa, ma all’epoca pesavano poco), il mondo bianconero si fece assalire dai dubbi per l’arrivo di un allenatore che si era preso uno scudetto coi fiocchi al Milan nel 2011, ma non ancora vincente nei termini che si pretendono alla Juve. Ci ha pensato Max a ribaltare ogni giudizio, e dopo l’addio agrodolce del 2019 ora tutto riparte.

A Torino l’entusiasmo è palpabile, il figurone fatto dai bianconeri agli Europei (la Juve con tutti i suoi interpreti è la squadra che ha segnato di più nel torneo, 12 reti) induce tutti a sperare in un rilancio immediato al top, partendo dall’Italia per arrivare all’Europa. Chellini (il rinnovo sembra una formalità), Bonucci e Chiesa saranno ovviamente i pilastri della Signora.

Assente giustificato, nel primo giorno di scuola bianconero (oggi la prima sgambata, chi era con le nazionali arriverà entro il 25 luglio), Cristiano Ronaldo. Gli ultimi post sui social certificano il suo stato d’animo rilassato, mentre si gode le vacanze con Georgina e i figli. Ma è chiaro che il suo ritorno a Torino sancirà l’avvio propriamente detto dei lavori. Ma tornerà poi CR7, dopo tutti i dubbi sorti nell’ultima stagione? Tutto fa pensare di sì, e lo stesso vicepresidente Pavel Nedved ha rassicurato un tifoso: "Arriva, arriva", ha detto firmando un autografo. L’ipotesi è che il portoghese possa rinnovare per un anno spalmando fino al 2023 il suo ingaggio annuale: un vantaggio per le casse bianconere, zavorrate dalle spese per CR7, mentre il giocatore dovrebbe accontentarsi di 15,5 milioni netti a stagione. Ma se Messi ha accettato un simile trattamento al Barcellona, pure Cristiano può accodarsi.

Si sono rivisti ieri McKennie e Arthur, sono tornati alla base Rugani e Perin oltre a Pellegrini, De Sciglio e Pjaca, poi tanti Under 23 rimpolperanno la rosa bianconera in questo avvio di nuova stagione. Così, a prendersi la scena è stato ieri Paulo Dybala: ha visto da casa il trionfo della sua Argentina e dell’amico Messi, anche la Joya si è ritrovato al primo giorno di raduno. E la folla di tifosi ha acclamato particolarmente lui, alzando i decibel delle urla quando è sbucato dalla Jeep che lo ha portato al J Medical per le visite. Paulo vuole restare, con Allegri c’è feeling: per questo si punta a superare ogni difficoltà per il rinnovo. Lavori in corso, alla Juve, e il cantiere è appena stato aperto. Certo, per puntare agli obiettivi massimi serviranno nuove forze e il primo nome sul taccuino del nuovo ds Federico Cherubini è quello di Manuel Locatelli. Il Sassuolo chiede almeno 40 milioni per il neo campione d’Europa, il clima è già quello di un accordo pronto a concretizzarsi. La Juve, con l’aumento di capitale di 400 milioni a settembre, potrà non negarsi gli obiettivi di un tempo. Un vero lusso, nell’era del Covid.