Verstappen accerchiato dai fulmini rossi

Sotto la pioggia prima pole di Sainz, Leclerc terzo dopo l’olandese: Ferrari super in prova, ma la Red Bull cerca l’ottava vittoria

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di Leo Turrini

Hombre Vertical! A oltre sette anni dall’esordio in F1, roba del 2015, Carlos Sainz ha rotto il ghiaccio. Non quello della vittoria, nel caso vedremo oggi. Ma pure la prima pole non si scorda mai e poi il luogo è mitico. Silverstone nel 1951 tenne a battesimo la sequenza infinita dei trionfi Ferrari, con l’argentino Gonzalez. La lingua è sempre lo spagnolo: arriba arriba Carlitos e chissà che la storia non sia destinata a ripetersi anche di domenica…

Bravo e… Il meteo ha fatto i capricci, le qualifiche sono state disputate con gomme intermedie sulle monoposto. Sainz ha usato la testa ("Sinceramente non mi sembrava di aver fatto un giro eccezionale…") ed è stato aiutato da svarioni di Verstappen e Leclerc ("Ho fatto un errore, ma sono contentissimo per il mio compagno") con tanto di bandiere gialle sventolate.

Ma in circostanze estreme devi essere ineccepibile. Il figlio dei re del rally lo è stato e tanto di cappello.

L’auto. Carlitos con la sua lunga attesa non ha stabilito un record (ha 150 Gp alle spalle, Perez ha firmato la prima pole al tentativo numero 217!), in compenso ha confermato la bontà Ferrari, almeno al sabato, in qualunque condizione. Siamo a 7 partenze Rosse al palo in dieci tappe.

Fa male supporre che per vincere il mondiale non basterà.

La gara. Intanto, però, pensiamo al Gp d’Inghilterra. Si parte alle 16 (diretta Sky), Verstappen sta stretto nella tenaglia Carlitos-Carletto (nella foto dopo le prove) ma l’olandese francamente se ne infischia ("In gara dovremmo trovare l’asciutto e la Red Bull va benissimo").

Lo spagnolo comunque non avverte timori reverenziali: "Ho una gran macchina – ha detto Sainz- Penso che la vittoria sia alla mia portata, ho sentito gli applausi del pubblico inglese, qui l’atmosfera è davvero speciale…"

Insomma, manca la ciliegina sulla torta.

Il resto. Hamilton scatta quinto con la Mercedes. Alonso è sempre lì. Con l’Alfa il cinese Zhou è sempre più sorprendente.

Buona domenica.