Vale c’è sempre La profezia del fuoriclasse

Riccardo

Galli

Comanda Valentino. Come sempre. E, ormai è chiaro, per sempre. Eppure lui non c’è e per la verità si è fatto vedere con il contagocce anche al paddock nelle mille tappe di questo 2022. Non c’era lui, Rossi, è vero, ma c’è stato e ci sono (e ci saranno ancora a lungo), il suo genio, il suo intuito, la sue capacità che evidentemente sono imbattili anche nel ruolo di prof, direttore dell’Academy e rettore dell’Università del motociclismo.

Ricordate, vero, quello che Valentino diceva quando Bagnaia, oggi a un passo dal Mondiale, era solo un ragazzino? E nessuno può essersi dimenticato le pagelle che Rossi ha consegnato a

Bezzecchi il giorno in cui lo ha spinto a volare verso la MotoGp. Pecco e Bez, dunque, ovvero i protagonisti di questo 2022 che, guarda caso è proprio il primo anno senza di lui, Re Rossi.

No, Vale non si sbagliava quando con il suo sorriso pungente sottolineava che Bagnaia era davvero forte, potenzialmente il più forte di tutti e che quello che a Pecco riusciva di fare con la Ducati era roba da matti. Splendidi e vincenti, matti come lo era stato Stoner.

Aveva straragione, Rossi, perchè il suo ‘figlio’ Pecco, il primo iscritto alla Vr46 Academy, non l’avrebbe deluso. Proprio no. Come non l’ha deluso e non lo deluderà, Marco, l’altro ‘figlio’. Il Bez, appunto, che tanto per cominciare si è già preso la… laurea di miglior Rookie (deb in MotoGp) del 2022 e che domani, chissà, lo ritroveremo in quella che oggi è la zona Pecco, lassù dove si consegna un Mondiale. E allora sì, siamo ancora qui, per l’ennesima volta a rilanciare quel magico e infinito: #grazieVale.