Martedì 23 Aprile 2024

Vai Inter, non è una missione impossibile

Champions, nel ritorno degli ottavi a Liverpool (ore 21) c’è da rimontare lo 0-2: ma Inzaghi può contare su un Lautaro ritrovato

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di Mattia Todisco

Da perdere c’è poco. Sotto 0-2 dopo i primi 90’, ad Anfield, contro una squadra più forte già senza il doppio vantaggio acquisito all’andata, l’Inter ha bisogno di un’impresa che farebbe storia. Deve andare oltre quanto accaduto nel 1965, quando i nerazzurri ribaltarono il 3-1 subito in Inghilterra con il 3-0 del Meazza nelle semifinali di Coppa dei Campioni. Deve replicare quel risultato, negli ottavi di Champions, senza avere il fattore campo a favore, oppure vincere di due reti nei 90’ (con qualsiasi risultato, ringraziando l’abolizione della regola del gol in trasferta) e poi giocarsi le proprie carte tra supplementari e rigori.

L’ultimo incontro prima della trasferta a Liverpool è un 5-0 che mette in allerta Klopp, non che il tecnico avesse bisogno di particolari sveglie per rispettare un avversario di cui ha sempre detto solo del bene. La cinquina di venerdì non è però l’apice di un trend positivo, è il risveglio dopo un prolungato letargo di punti e gol dal quale si è destata la coppia Martinez-Dzeko, portandosi dietro l’intera squadra. Inzaghi potrebbe scindere il sodalizio per puntare su Sanchez al posto del bosniaco, forse nella speranza di trovare spazi nei quali il cileno dovrà provare a fare la differenza. Sarà sicuramente della partita Vidal, dato che Barella (unico escluso dalla comitiva per Liverpool assieme a Kolarov) è ancora squalificato. Nel saliscendi di un anno e mezzo interista con luci e ombre, il centrocampista sudamericano ha giocato una delle sue migliori partite proprio tre settimane fa a San Siro. Non che debba sconfiggere chissà quale concorrenza, visto che Vecino e Gagliardini sono da considerarsi desaparecidos nelle scelte di Inzaghi, poco incline al turnover e che non ha avuto risposte granitiche dalle seconde linee.

A sinistra è stato recuperato Perisic. Affaticato con la Salernitana, torna a disposizione e si riprende un posto che non vuole mollare. Le quotazioni di Gosens, dopo due spezzoni di partita, sono in salita ma non abbastanza da pensare di poter impensierire il fresco compagno di squadra già da ora nelle gerarchie. Scelte sugli uomini a parte, servirà un’Inter nella veste migliore, non quella che ha faticato enormemente in febbraio. Occorrerà la produzione offensiva da venti e più conclusioni, cifra a cui i nerazzurri arrivano spesso e volentieri, con un cinismo a cui invece Handanovic e compagni non ci hanno abituato. Come ha sottolineato il tecnico nella conferenza stampa della vigilia, lo 0-2 del Meazza è una sentenza più severa di quel che ha mostrato il campo, arrivata però dopo aver gettato al vento un numero consistente di opportunità a favore. È l’ultimo step che manca per essere nell’Olimpo europeo. Non si può avere paura di superarlo, tanto meno quando si parte spalle al muro. Lo dice Alessandro Bastoni, alla vigilia, con un condivisibile slogan: "Chi ha paura di queste partite deve cambiare mestiere".

Le probabili formazioni.

LIVERPOOL (4-3-3): Alisson; Alexander-Arnold, Konaté, Van Dijk, Robertson; Henderson, Fabinho, Thiago; Salah, Diogo Jota, Mané. All. Klopp.

INTER: Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Dumfries, Vidal, Brozovic, Calhanoglu, Perisic; Martinez, Sanchez. All. Inzaghi.

Arbitro: Lahoz (Spagna).

Diretta tv: ore 21 Canale 5 e Sky Sport.