Us Open, Berrettini e Sinner veri gladiatori Doppio volo storico agli ottavi, Seppi saluta

Matteo e Jannik battono. Ivashka e Monfils in 5 set. Osaka choc: annuncia. un nuovo stop in lacrime

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Matteo c’è. Anche Jannik. E come due gladiatori, o maratoneti, vanno a prendersi entrambi gli ottavi di finale agli Us Open. Mai successo, due italiani così in alto insieme. Berrettini ha battuto il bielorusso Ilya Ivashka (6-7,6-2,6-4,2-6, 6-3) chiudendo un match al quinto che è stata tutt’altra storia rispetto al 3-0 secco di Wimbledon. Va detto: Berrettini non ha mai dato l’impressione di poter perdere questo match, anche se dopo aver perso il primo al tie e piazzato un secco uno-due che ha decretato il sorpasso, è calato di concentrazione, precisione e nel rendimento del servizio. Matteo l’ha chiusa al quinto urlando tutta la sua gioia per essersi guadagnato l’ottavo di finale. Lo giocherà contro Oscar Otte, tedesco numero 134 del mondo che mai in carriera aveva raggiunto un traguardo simile in un torneo dello Slam. Lo ha fatto battendo in 4 set Seppi, dopo aver fatto secco Sonego al primo turno. Ora gli tocca il terzo italiano, il più forte e tosto che punta dritto al quarto di finale.

Sinner ha avuto la meglio su Monfils 7-6, 6-2, 4-6, 4-6, 6-4. Una partita pazza, in cui ha però mostrato tutto il suo talento contro il super atleta francese, che ha 15 anni in più. Ora Jannik trova il vincente di Zverev-Sock.

Se aveva sorpreso l’uscita di scena di Tsitsipas, battuto al quinto dal diciottenne spagnolo Carlos Alcaraz, l’altro botto è arrivato con la sconfitta della campionessa in carica agli Open Naomi Osaka, battuta dalla coetanea di Alcaraz, la canadese Leylah Fernandez (5-7 7-6, 6-4). In conferenza stampa, la clamorosa rivelazione della Osaka, evidentemente sull’orlo di una crisi di nervi e quindi decisa a prendersi una pausa: "Di recente, se vinco non sono felice, se perdo invece sono tristissima. Non credo sia normale e non vorrei piangere, ma devo capire il da farsi. Non sono sicura quando giocherò il mio prossimo incontro". Bum.

Paolo Franci