Giovedì 18 Aprile 2024

"Un’Italia di campioni, superati noi maestri"

Rosolino: "A Sydney aprimmo la strada, eccezionali i ragazzi come Ceccon, Martinenghi e Pilato per i loro trionfi tra le difficoltà del Covid"

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di Leo Turrini

"Piacerebbe anche a me dire che l’acqua è azzurra e chiara come nella canzone di Lucio Battisti. Ma le cose non stanno esattamente così…".

Massimiliano Rosolino è stato uno dei simboli di una svolta storica. Alla Olimpiade di Sydney del 2000, le imprese sue e del ranista Fioravanti svelarono all’Italia intera una verità a molti ignora. Altro che poeti, santi e navigatori: eravamo, anche, un popolo di nuotatori.

Caro Max, oggi fra Thomas Ceccon, Nicolò Martinenghi, Benedetta Pilato eccetera a quanto pare ci risiamo.

"Sì, ma c’è una differenza. Io nei meravigliosi risultati di oggi colgo una testimonianza di continuità".

In che senso?

"Nel senso che è vero, nel 2000 a Sydney io e i miei compagni prendemmo un po’ di sorpresa l’opinione pubblica, che non si aspettava un simile boom. Ma soprattutto piantammo un seme".

Tradotto?

"Di lì a poco è arrivata Federica Pellegrini. E ancora Filippo Magnini, Gregorio Paltrinieri e Detti e altri campioni. Come nazione in vasca siamo una potenza a livello globale e abbiamo il diritto di esserne orgogliosi. Anzi, posso aggiungere una cosa?".

Prego.

"I campioni di oggi, penso a Ceccon e al suo record del mondo, penso a Benedetta Pilato, ecco, sono persino più bravi di noi, dei predecessori, se possiamo definirci così".

Perché?

"Perché magari molti non ci fanno caso, inevitabilmente le urgenze dettate dalla pandemia sono state altre, ci mancherebbe. Ma il mondo del nuoto ha subito un colpo durissimo, le piscine causa Covid sono state chiuse per mesi e mesi, allenarsi era una avventura. È bene tenere presente queste cose, per comprendere meglio i meriti dei ragazzi e delle ragazze di oggi. E sinceramente è stata molto efficiente anche la nostra Federnuoto, che si è adattata ad una realtà inimmaginabile fino a tre anni fa. Pensiamo anche al nostro presente, al timore che la crisi idrica potrà avere sul funzionamento degli impianti…".

Rosolino, sia come sia i risultati di Budapest proiettano una ipoteca Azzurra sulla Olimpiade di Parigi, fra poco più di due anni.

"È giusto, ci mancherebbe. Ma non sarà semplice ed è giusto avere anche questa consapevolezza. Il nuoto tutto è fuorché uno sport minore, ci sono campioni in tutti i continenti".

Ma l’Italia della acqua azzurra acqua chiara non smetterà di vincere.

"Beh, in fondo è da Sydney 2000 che collezioniamo medaglie…"-