Martedì 23 Aprile 2024

Unica speranza: il salary cap

Doriano Rabotti

È strano che se ne accorgano solo oggi. I casi della Juventus e del Manchester City si somigliano così tanto da far venire spontanea una domanda: perché proprio adesso? Mentre i nostri ministeri dell’economia e dello sport avviano un tavolo per la ’sostenibilità del sistema calcio’ con Figc e Lega, perché la Premier decide di indagare sui conti di Mansur, componente della famiglia reale di Abu Dhabi che dal 2008 controlla il City? Dove erano le autorità del calcio inglesi mentre fiumi di denaro arrivavano a rimpolpare le casse, come con il Newcastle arabo e i tanti altri club in mani straniere? Davvero crediamo che possa essere escluso un ’azionista del campionato’ che fattura 702 milioni di euro, con tutto l’indotto anche per i rivali? Un sistema sarebbe pronto a ‘espellere’ uno dei suoi principi vitali? Via...

Certo, è giusto che ogni eventuale violazione venga accertata e nel caso punita. Ma i petroldollari affluiscono da decenni, pensare che oggi possano davvero aver voglia di invertire una tendenza gli stessi che fino a ieri l’hanno assecondata è credibile come un miraggio nel deserto arabo.

L’unica speranza per il calcio è seguire il modello Nba: un vero salary cap, ragionare in termini di spettacolo collettivo da offrire, e poi che vincano i più bravi a muoversi dentro le regole che tutelano davvero l’interesse generale che fa fare soldi a tutti, anche agli ultimi.

Ma sappiamo benissimo che è impossibile.