Una stella sul lago, Fabregas illumina il Como

Delirio in città per l’arrivo del campione del mondo 2010 e d’Europa 2008 e 2012: oltre che giocatore sarà anche azionista del club

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di Fulvio D’Eri

Cesc Fabregas sbarca in riva al Lario e fa sognare i tifosi del Como. Entusiasmo alle stelle ieri fuori dal Sinigaglia con centinaia di tifosi ad acclamare il loro nuovo beniamino al quale hanno chiesto, senza mezzi termini, di portarli "in serie A". Questo è infatti l’obiettivo, a medio termine, dei ricchissimi proprietari del Como (Robert e Michael Hartono pilastri di una famiglia importantissima con un impero da 40 miliardi di dollari), i più ricchi dell’intero panorama calcistico italiano. Per distacco. Ma il loro modello, diciamo così, è il Sassuolo e quindi investimenti sì ma oculati e di lunga durata. Cesc Fabregas, ingaggiato con un contratto biennale e colpaccio di mercato assoluto dell’intera serie B, si inserisce perfettamente in questo progetto perché per fare il definitivo saltino di qualità e approdare in serie A servono anche giocatori come il fuoriclasse spagnolo, uno che ha vinto tra l’altro 1 mondiale e 2 europei con la Spagna, 2 Premier, 1 Liga e tanto tanto altro ancora, vestendo le maglie di Arsenal, Barcellona e Chelsea, capaci di dare un valore aggiunto alla squadra in campo e alla società fuori dal campo. Accolto come un re, Cesc Fabregas, la splendida moglie Daniella e i figli sono entrati in una sala dell’Hilton di Como per una conferenza stampa sontuosa, zeppa di giornalisti e cameramen, che… nemmeno negli anni ’80 col Como di Corneliusson e poi di Borgonovo, Bruno, Annoni e Notaristefano, tanto per ricordare qualche giocatore del Como dei miracoli capace di battere due volte il Verona poi campione d’Italia, il Milan a San Siro e di fermare anche la Juve. Fabregas si sente (giustamente) ancora un giocatore che può dare tanto in campo, malgrado la sfortunata parentesi a Monaco. "Mi getterò anima e corpo in questa avventura al Como, sono uno che ci mette tutto, con impegno e dedizione totale. La vedo come una possibilità di far bene". Lei e Buffon siete le "stelle", due che hanno vinto il mondiale. "Ah bello, a Gigi ho già segnato due gol, perché non fargliene un altro". L’ultimo anno a Monaco è stato travagliato dal punto di vista fisico. Ma Cesc è pronto. "Sto bene fisicamente, non ci sono problemi. Sono due mesi che mi alleno da solo, ho 15 giorni per prepararmi al meglio ma provo ad essere pronto anche per la prima di Coppa Italia (sabato a La Spezia)". La voglia di A, da ieri, è rinata grazie all’operazione Fabregas nata, come ha ricordato Dennis Wise (ex gloria del Chelsea e oggi CEO del Como), da "una chiacchierata con Darren Dein (procuratore) che mentre stavamo parlando di Binks (difensore inglese acquistato dai comaschi) mi ha accennato all’ipotesi di portare Cesc a Como. All’inizio gli ho detto: ripeti? Poi è iniziata la trattativa. Cosa mi ha colpito? La sua umiltà, non ha mai parlato di soldi, ha voluto conoscere il progetto… per noi sarà importante dentro e fuori dal campo". Ma perché uno come Cesc che ha vinto tutto ha scelto Como e la serie B italiana? "E’ da due mesi che c’è la trattativa col Como, di proposte ne ho avute ma ho detto a Darren che il mio desiderio era quello di sposare un progetto interessante ed entusiasmante, senza badare ai soldi dell’ingaggio. Ho poi parlato con Wise, il progetto mi è piaciuto molto anche perché è a lungo termine e ho deciso di sposarlo". Tanto che Cesc sarà anche azionista del Club degli Hartono anche se a fine carriera si vede "in panchina, da allenatore". Per ora sarà un faro del Como, una stella assoluta pronta ad illuminare le notti lariane e, perché no, a regalare ai comaschi un sogno chiamato serie A.