"Una squadra solida, orgoglio del nostro popolo"

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Tra i "marocchini italiani", che hanno saputo lasciare un segno nel calcio di casa nostra, a Brescia vive Abderrazzak Jadid. Trentanove anni, nato a Beni Amir, giunto nello Stivale da piccolissimo, nel settore giovanile del Brescia fu battezzato come un fenomeno. Un po’ trequartista, un po’ play, Corioni lo definì erede di Baggio e Pirlo. Non è andata proprio come preconizzato dall’ex patron delle Rondinelle, ma tra A, B e C il buon Jadid ha collezionato più di 300 partite tra Brescia, Lumezzane, Pisa, Pescara, Bari, Salernitana, Parma, Grosseto, Vicenza, Entella. Ha poi aperto un Centro Sportivo a Castiglione delle Stiviere (Mantova) con Matteo Serafini, altro calciatore bresciano.

Jadid, qual è il segreto di questo Marocco?

"La bravura nell’abbinare fase offensiva e difensiva. Ha giocatori che non sono magari conosciuti alle grandi platee, ma stanno facendo bene con i club e altri che sono giovani, ma di talento. La squadra è messa bene in campo da Regragui e quando va in ripartenza fa male a tutti. In difesa è solida, ha subito solo un gol. Ricorda un po’ l’Italia del 2006, speriamo sia di buon auspicio".

Da marocchini che vivete in Italia cosa provate di fronte a questo risultato storico?

"Orgoglio, riscatto, un status politico che consente all’emigrato in generale, non solo ai marocchini, di non sentirsi di seconda fascia. In Italia, o almeno in alcune regioni, non ci sono purtroppo pari opportunità per chi viene da fuori come noi. Ci sono famiglie che vivono situazioni pesanti e che con questo risultato si possono sentire orgogliose delle loro origini. Dopo tanti anni riusciamo a dare e avere un’immagine di ragazzi umili, grandi lavoratori. E’ bello e non è un caso che i giocatori del Marocco a fine partita festeggino con le loro madri, da noi c’è molto rispetto per chi ci ha dato la vita. I ragazzi che indossano la nostra maglia sono anche molto religiosi e questo li aiuta per avere un valore aggiunto".

C’è qualcosa che non vi sta piacendo?

"Sì, alcune dichiarazioni di certi politici che tendono ad evidenziare solo le cose negative, ma preferisco non andare oltre".

Ziyech potrebbe essere un ottimo acquisto per il Milan?

"Per Pioli sarebbe un affare: ha grandi qualità. Come Ounahi, che vedrei bene da mezzala nel Barcellona. Lo stesso Luis Enrique ha avuto belle parole per lui. Bounou? Non è una sorpresa, è sempre uno dei migliori della Liga spagnola".

Cristiano Tognoli