Giovedì 18 Aprile 2024

Una Ferrari bicolore per il rilancio E con Armani è matrimonio di stile

Oggi in Bahrain la presentazione della SF21 rossa e amaranto. Sarà il celebre stilista a vestire Leclerc e Sainz

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di Leo Turrini

La nuova Ferrari è...bicolore! Rosso amaranto in zona posteriore, Rosso tradizionale sul restante 80 per cento della vettura. Una bella trovata, almeno cromaticamente parlando.

Ciò premesso, forse questa è anche la volta che l’abito farà il monaco! Giorgio Armani sposa la Ferrari, sarà lui a vestire Leclerc e Sainz, in un incontro suggestivo tra due eccellenze italiane.

Dopo di che, meglio evitare il rischio del “sotto il vestito niente”: nel senso che oggi alle 14, via web, nel deserto del Bahrain viene ufficialmente presentata la SF21. La Signora in Rosso della ennesima speranza.

Le regole. Per giudicare correttamente quello che vedremo oggi, occorre tenere presente una cosa. Il regolamento tecnico è stato “congelato”, come effetto della pandemia che ha massacrato i conti di tutte le scuderie. Esempio: il telaio non si poteva toccare, dunque resta quello del 2020, peggior stagione Ferrari dal 1980...

Le novità. Sono invece consentite alcune modifiche parziali su aree individuate dai singoli team. A Maranello, consapevoli dei limiti enormi della vettura 2020, hanno optato per interventi concentrati sul retrotreno. Gli ingegneri hanno lavorato su sospensioni e cambio. L’idea è guadagnare in termini di efficienza aerodinamica, migliorando la guidabilita’ della monoposto. Avranno centrato lo scopo?

Il motore. Ma la vera speranza nasce dalla revisione della power unit. Un anno fa, il contenzioso con la Fia aveva tragicamente penalizzato la Ferrari, che andava in pista con un motore “spompato”. Ora a Maranello pensano di aver recuperato, se non del tutto, almeno larga parte della potenza misteriosamente (si fa per dire) perduta. Fosse vero, Leclerc e Sainz potrebbero giocarsi spesso il podio, pur considerando inavvicinabile la Mercedes. Sarebbe, questo, il passo avanti chiesto dal presidente Elkann ad un Mattia Binotto che spera di essere ancora in groppa al Cavallino nel 2022, quando finalmente la Formula Uno entrerà in una era tecnologica.