Leo Turrini
Potremmo leggerlo come un segno del destino. L’indizio che presto ci lasceremo alle spalle, non solo cronologicamente, questo devastante 2020.
Nell’anno della pandemia, Sofia Goggia ha visto e conosciuto il peggio. A livello umano e sentimentale, perché la sua terra di Bergamo è stata sfigurata dal Covid assassino. E a livellò meramente sportivo, perché sugli sci il suo estro aveva smesso di funzionare. Complice un infortunio, la campionessa olimpica della discesa era precipitata nella buca del disincanto.
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