Un mondo di infortuni, è miraggio Qatar

Troppe partite e i campioni fanno crac: da Kanté a Wijnaldum, tante stelle costrette al forfait. Solo in A 73 ai box, Immobile torna nel 2023

Migration

di Paolo Grilli

C’è chi tira indietro la gamba, perché un Mondiale, forse, lo giocherai una volta sola: di sicuro quando è appena prima di Natale. Altri non si risparmiano, ma poi quei muscoli affaticati da tante gare senza respiro ti presentano il conto, e trasformano Qatar 2022 in un torrido rimpianto.

E’ boom infortuni, in serie A e fuori dai nostri confini. Lo si temeva, lo si voleva evitare strologando su turnover e allenamenti innovativi, ma il fenomeno è assodato e già decisivo in questa pazza stagione spezzata in due dall’evento planetario. Un Mondiale che logora anche chi non ci andrà.

Carne debole e articolazioni che scricchiolano: i campioni cedono il passo. Persino uno come N’Golo Kanté, indistruttibile motorino della Francia e del Chelsea, deve rinunciare all’appuntamento più importante per riparare il suo ginocchio malandato. E’ in buona compagnia nei Blues: ai box ci sono Pogba, che prova a recuperare last minute, nuovamente Maignan per il riacutizzarsi del problema al polpaccio (sarà rivalutato tra dieci giorni), Lloris, Coman, Lucas Hernandez. Tutti aggrappati alla speranza di non mancare sulla massima passerella del calcio.

L’altra sera è andato ko Diogo Jota del Liverpool, e Ronaldo sarà privo di un valentissimo compagno nel Portogallo in quello che sarà probabilmente il suo ultimo mondiale.

L’Argentina, altra favorita, tiene il fiato sospeso per sapere se Paulo Dybala, alle prese con uno stiramento al quadricipite, potrà vestire la maglia dell’Albiceleste: per il momento, la Joya sa di essere tra i 35 preconvocati, ma in che condizioni si presenterà poi nelle tre settimane di fuoco della competizione. L’ansia riguarda anche Angel Di Maria, al terzo infortunio in due mesi in maglia Juve.

Marco Reus dovrebbe farcela in extremis per la Germania dopo la terribile distorsione patita col suo Borussia Dortmund, non è così per Florian Wirtz, stella del Bayern Leverkusen reduce dall’operazione al crociato.

La Spagna dovrà fare a meno di Dani Olmo, talento del Lipsia, anch’egli operato al ginocchio; la virtuale selezione ’All Star’ degli acciaccati che vedranno il Mondiale solo in tv comprende ovviamente anche Wijnaldum della Roma dopo la rottura della tibia destra in allenamento.

L’Italia, per i noti motivi, avvertge il problema dei ko in serie solo in relazione al campionato e alle Coppe europee. Ma certo pochi si potevano aspettare un infortunio di Ciro Immobile, bomber che anche sulla sua resistenza fisica ha costruito la sua carriera da record. Il destino ha voluto però regalargli ieri una grande gioia facendolo diventare padre per la quarta volta.

Attualmente, gli infortunati in serie A sono 73 su 582 giocatori, più del 12 per cento. Con chi non può scendere in campo ora si costruirebbero quasi tre squadre. Tanti dovranno vedere Qatar 2022 forzatamente sul divano, con la borsa del ghiaccio. Con tutti i forfait tra le qualificate, potrebbe innalzarsi l’imprevedibilità del torneo. Con un dubbio sottostante: non rischiano di essere, così, Mondiali a metà?