Venerdì 19 Aprile 2024

Un mondiale alla Tomba

Leo Turrini

Sofia Goggia ha una cosa in più in comune con Alberto Tomba. Alla maniera di AT quasi quaranta anni fa, questa giovane italiana aveva già provveduto a ridipingere idealmente di azzurro le nevi della Coppa del Mondo di sci alpino, generando un piccolo grande fenomeno mediatico.

Adesso, abbiamo un dettaglio in più per insistere sull’accostamento tra Fenomeni di generazioni distinte e distanti. E mi spiego facendo appello alla memoria del cronista veterano (eufemismo per non dire Rimba).

Nell’inverno 1990-91, Albertone era assolutamente imbattibile tra le porte del gigante. Usciva dal cancelletto e non ce n’era per nessuno. Vinceva e basta.

Andammo dunque ebbri di fiducia al mondiale di Saalbach. E lì Tomba l’invulnerabile fu tradito dal destino. Ruzzolò, inforcò, insomma perse un titolo che gli era già stato assegnato a priori.

Naturalmente, trionfò nella gara successiva, perché era il più forte. Anche se l’etichetta di campione del mondo spettava ad un altro. L’ho fatta lunga, ma la storia di Sofia identica è. Non c’è in circolazione una discesista a lei paragonabile. La bergamasca ha dominato le libere prima del mondiale 2023 e si è ripetuta ieri in Coppa, davanti a Federica Brignone. Tu chiamale, se vuoi, coincidenze. Che poi in realtà sono stimoli: Tomba continuò a sciare fin quando non lo vinse, quel titolo iridato.

Sofia, vedrete, farà la stessa cosa.