Giovedì 18 Aprile 2024

Tutti tristi con Allegri

Italo Cucci

Domanda: siamo sicuri che gli juventini, dopo aver perduto anche partite a briscola e a rubamazzo, siano felici di avere Allegri per almeno un paio d’anni ancora alla guida della Juve? A Torino, in sede, al Jhotel, nei circoli ufficiali (e sottufficiali) sono tutti con l’Alicetta di Livorno. Tranne Lapo, Lapo Elkann, che ha il nome giusto, ma non il potere. Chi parla con me – mi telefona, mi scrive, mi whatsappa – dice cose irriferibili che neanche ai tempi di Carniglia. Eppure.

I club calcistici, pur essendo fortemente “popolari”, ricorrono raramente - anzi, ch’io sappia mai - ai sondaggi che invece impazzano nella società civile. Spesso addomesticati. Una cosa si capisce : dove impera il risultato - vinci o perdi - non c’è bisogno di conoscere gli sconfitti o i vincitori di una tornata elettorale dove di solito vincono tutti. Presunto modello di democrazia in realtà il calcio è quanto mai autocratico: i presidenti sono dittatori, i consiglieri tribolanti incensatori e sissignori (sennò a casa): e il popolo? Bue, come si diceva ai tempi di Guareschi (ma anche adesso, in Borsa). Il popolo che accusa Allegri di aver fatto fuori Ronaldo per favorire Dybala, Dybala per favorire Vlahovic; per il suo gioco “a corto muso” ch’è visibilmente peggiore di quello che già nel quinquennio trionfale non piaceva agli Esteti ma anche ai Risultatisti.

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