Lunedì 22 Aprile 2024

Troppo rigorosi: 1 penalty su 3 è per mani

Le polemiche post Juve-Atalanta, il record assoluto di fischi in A. "Colpa" della nuova regola sui tocchi proibiti che sarà cambiata.

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Un tempo, si diceva, che il campionato italiano si vinceva con la difesa. Oggi, invece, si vince dal dischetto. Rigori come piovesse, beato chi li sa tirare. Sono 156, dato aggiornato al 90’ di Juve-Atalanta, gara decisiva per il campionato, e gara decisa, di fatto, da due penalty trasformati da Ronaldo che hanno fermato (il secondo al 90’) l’incredibile scalata della banda Gasperini. Una media pazzesca, 5 a giornata, quando mancano ancora 6 turni alla fine. Per capirne la portata, basta fare il confronto con le ultimi stagioni: nel 2010-11 furono 109 i rigori in totale, 135 nell’11-12, 132 nel 12-13, 128 nel 13-14, 118 nel 14-15, 121 nel 15-16, 137 nel 16-17, 126 nel 17-18 e 122 nel 18-19.

Ma a cosa è dovuta questa proliferazione senza precedenti? La risposta al quesito è semplice, la soluzione al problema, invece, molto complessa. Già, perché tutto è cambiato con la modifica che l’Ifab (International Football Association Board) ha apportato la scorsa estate alla regola sul fallo di mano, togliendo il distinguo della volontarietà e spostando la centralità della questione sulla posizione delle braccia. Riassumendo, è rigore quando le mani o le braccia hanno una posizione innaturale o aumentano il volume del corpo, o quando sono al di sopra rispetto all’altezza delle spalle. Dei 156 suddetti rigori, 49 sono stati fischiati per mani, il 31,5%, ossia uno ogni tre.

"E’ una follia", ha commentato a caldo Gasperini, dopo aver visto la sua Atalanta perdere al 90’ la possibilità di portarsi a -6 dalla Juve capolista. La rabbia del tecnico orobico va soprattutto al primo caso: è il 10’ della ripresa, con i bergamaschi in vantaggio 1-0 e in dominio totale, quando Dybala crossa colpendo il braccio sinistro di De Roon, leggermento aperto. Quanto basta per convincere l’arbitro Giacomelli e non permettere al Var di ’delegittimarlo’ nella valutazione. Per la nuova interpretazione, il fischio è corretto. Ma per le logiche del gioco? Solare, invece, il secondo fischio, con Muriel che allarga in modo plateale il braccio intercettando un passaggio di Higuain. Rigore, Ronaldo e 2-2 finale.

"Solo da noi si fischia così tanto. Dobbiamo tagliare le braccia ai difensori?", chiedeva, retorico, Gasp. Gli ha risposto, 24 ore dopo, il n.1 degli arbitri, Marcello Nicchi: "In Italia non ci sono regole diverse e una loro diversa applicazione. Stiamo parlando di una partita godibile (Juve-Atalanta, ndr) con un arbitraggio all’altezza, e quello che non è discutibile è la giustezza dell’applicazione".

Il punto è che l’eccessiva rigidità della regola si scontra con il buon senso creando caos e polemiche come nel caso del big-match di Torino. Per questo, con ogni probabilità, a fine stagione la regola sarà rivista ancora una volta. Si spera l’ultima.