Venerdì 19 Aprile 2024

"Troppi gol subiti, il primo colpevole sono io"

Inzaghi: "Sono il principale responsabile". Pioli: "Maignan e Leao superlativi". Maldini: "La nuova proprietà vuole fare grandi cose"

Migration

di Ilaria Checchi

"Sono un allenatore felice". "Mi brucia tanto aver perso un derby così". Le due facce della stracittadina sono perfettamente riassunte nelle esternazioni di Stefano Pioli e Simone Inzaghi.

Il tecnico emiliano è stato capace di far suo un match clou con una prestazione corale fatta di ferocia e lucidità: "La squadra mi è piaciuta per 70’, poi ci siamo rilassati un po’ concedendo troppo ma i ragazzi continuano a stupirmi per la loro caparbietà". Rispetto al pari di Reggio il Milan non è stato frenetico riuscendo a leggere bene il gioco nerazzurro: "L’Inter ci ha lasciato spazio e modo di esprimerci, forse si aspettava che andassimo alti a prendere il pallone". In una stracittadina dove la forza del gruppo ha avuto un ruolo da protagonista, sono due gli eroi del Diavolo a meritare una menzione speciale: "Per migliorare serve avere talento e intelligenza e Leao ha entrambe queste doti: ai giovani va data libertà di sbagliare e lui è un ragazzo che ascolta e sa che non deve accontentarsi. Chi non mi stupisce più, invece, è Maignan: ha uno spessore incredibile e se abbiamo fatto così bene è perché contiamo su giocatori di alto livello come lui". Il Milan ha regalato una grande gioia alla nuova proprietà e il dt Maldini ha parlato delle prime sensazioni avute da RedBird: "I nuovi proprietari credono in una continuità del loro progetto che vuole essere sempre sostenibile, senza grossi debiti". L’amarezza fa da padrona nelle parole di Inzaghi, incapace di trovare aspetti positivi nella prestazione dei suoi: "C’è tanta delusione, ci tenevamo a fare bene per i nostri tifosi e la società". A pesare è stato il blackout di mezz’ora dopo il pari di Leao: "Quel vuoto totale ci è costato altre due reti e in un derby non puoi concedere così tanto. Ci fanno gol con troppa facilità, io sono il primo responsabile e dovrò lavorare per migliorare questo aspetto". Otto reti incassate in 5 partite sono troppe, soprattutto se il gruppo è lo stesso che l’anno scorso non ha preso gol per 8 match: "I numeri vanno letti in questa direzione. Se gli altri ci infilano con semplicità noi per andare a segno facciamo sempre tanta fatica: in gare come queste fa la differenza". Il gruppo deve ora ritrovarsi, partendo dalle solide basi che il calciomercato non ha smosso come conferma l’Ad Marotta: "E’ stato difficile perché dovevamo coniugare l’esigenza di continuità e di sostenibilità con quella di formare una squadra competitiva. Su Skriniar la società è stata irremovibile".