Tour de France 2019, tappa 11: le pagelle. Tra volate e cellulari, domina l'incertezza

Ewan ultimo iscritto al festival della velocità: fin qui vincitori diversi in ogni tappa. Bonifazio prima vittima degli spettatori armati di telefonini e tablet

Caleb Ewan vince tappa 11 al Tour (Ansa)

Caleb Ewan vince tappa 11 al Tour (Ansa)

Tolosa, 17 luglio 2019 - Volata vincente di Caleb Ewan nell'undicesima tappa dell'edizione numero 106 del Tour de France 2019.  L'australiano primo al traguardo della tappa da Albi a Tolosa di 167 chilometri. Il corridore della Lotto-Soudal non ha perso l'occasione di portare a casa quello che era uno degli ultimi arrivi a disposizione dei velocisti. Battuti l'olandese Groenewegen e Viviani ancora sul podio di giornata. Alaphilippe mantiene la maglia gialla. Uscita di scena di Ciccone dalla classifica generale.  Tappa 12: orari tv, percorso e favoriti

I voti di Costa

10 a Ewan

Mancava soltanto lui in un Tour dove i velocisti non si sono certo tirati indietro. Volata esplosiva, secondo costume della casa, che gli consente di mettere pochi centimetri di ruota davanti a quella di Groenewegen, il più potente in circolazione. Lo merita anche perché non sbuca all’improvviso, ma ci ronzava intorno da tempo: tre terzi posti e un secondo fin qui, la vittoria è un premio alla continuità.

9 al Tour

Inteso come spettacolo. Dieci vincitori diversi in altrettante tappe in linea: l’equilibrio perfetto si spiega con l’alta qualità dei partecipanti. Facce sempre diverse allo sprint, facce diverse sul podio ogni giorno. E adesso che cominciano le montagne, il trend rischia di continuare con quelli che fin qui hanno pensato soprattutto a non buttar via tempo prezioso.  

7 a Colbrelli

Chiude sesto, confermandosi al passo dei più forti. Ma la sua tappa la vince nel giorno di riposo, con un gesto che gli fa onore: al bar dove si ferma con i compagni per un caffè durante la sgambata di rito, apprende che il fratello del titolare è rimasto paralizzato dopo un incidente in bici, così si toglie la maglietta e la regala al barista, dopo averla fatta autografare da tutta la squadra. Applausi.  

6 a Bonifazio

E’ bravissimo a mantenere i nervi saldi per tutto ciò che gli succede negli ultimi trecento metri. Prima si becca un cellulare sul casco da uno spettatore idiota che si sporge dalle transenne per immortalare lo sprint, poi gli si blocca la catena, costringendolo a rinunciare ad una volata tentata d’anticipo. Finisce picchiando i pugni sul manubrio e maledicendo la sorte: mai come stavolta, ne ha diritto.  

5 a Viviani

Sembra capire tutto già prima del via, quando ricorda che ‘al Tour non si può mai dire chi vince, ogni giorno è una sorpresa’. A fargliela alla fine non è Ewan, ma il combinato disposto fra ciò che combina la squadra e ciò che combina lui: i compagni si smarriscono sull’ultima rotonda prima del viale d’arrivo, l’olimpionico è in terza ruota dietro a Ewan e Groenewegen e in quella posizione resta fino al traguardo.  

0 al Tour

Inteso come sicurezza. Già segnalato, il pericolo causato dagli spettatori che allungano cellulari e tablet verso la strada per riprendere il gruppo trova presto conferma: sul rettilineo conclusivo, ecco l’idiota che allunga il telefonino per uno scatto ravvicinato e centra Bonifazio, per fortuna sul casco. Sulle strade, dopo la vicenda Nibali di un anno fa, la Francia schiera 30mila gendarmi: ancora pochi, evidentemente, per fermare selfie e filmati.