di Gianmario Bonzi
Un solo tuffo tecnicamente sbagliato su sei, in finale. Non sarebbe cambiato probabilmente nulla nel risultato, che premia la favorita Gran Bretagna. Ma Tocci&Marsaglia (sopra e nella foto piccola), i gemelli diversi del trampolino maschile, fanno sognare anche nell’ultima giornata dei Campionati Europei mostrando il potenziale enorme anche a livello mondiale, rafforzando l’intesa raffinata nell’ultimo anno di allenamenti insieme proprio nella capitale, e dopo essere saliti entrambi sul podio dal metro (argento e bronzo) e dai tre metri (oro e bronzo), ci tornano a braccetto nel trampolino sincro da 3 metri, specialità olimpica. Davanti agli alfieri italiani (387,51 punti), ci sono solo i britannici Jack Laugher e Anthony Harding - vicecampioni del mondo in carica - con 412.83 punti; terzi gli ucraini Kolodiy e Horshkovozov a quota 384.39. Routine di ottimo livello degli azzurri, addirittura primi dopo il doppio salto mortale e mezzo avanti con 2 avvitamenti (84.66), a metà gara; unica pecca in chiusura l’ingresso troppo abbondante di Marsaglia nel triplo e mezzo ritornato. Pazienza, non è il momento dei rimpianti, ma di godersi l’ennesimo podio, il dodicesimo di un’Italtuffi incontenibile e da record, seconda nel medagliere di specialità dietro solo alla Gran Bretagna, con 4 ori, 3 argenti e 5 bronzi.
Tocci: "Ci abbiamo creduto e questa volta stiamo insieme sul podio e sullo stesso gradino. Credo che con una prova perfetta gli inglesi si potevano anche battere". Marsaglia: "Un Europeo da premiare con un voto più alto del dieci, forse la lode. Sono stati giorni indimenticabili, esaltanti, grazie anche a un pubblico caloroso". Larsen ha chiuso poi quarto, bravissimo, in una finale di alto livello, l’ultima della manifestazione continentale, nella piattaforma 10 metri uomini. Sipario. Il bilancio dell’Italia è clamoroso: trionfo nel medagliere complessivo con 24 ori e 67 medaglie, nuovo primato rispetto alla Russia di Glasgow 2018 (23 titoli e 47 podi). Gli azzurri hanno primeggiato nel nuoto in corsia e in acque libere, conquistato due bronzi storici nei tuffi dalle grandi altezze, con i secondi posti nei medaglieri del nuoto artistico e tuffi. Podi in tutte le discipline. Linda Cerruti (8 medaglie senza ori), Thomas Ceccon (4 titoli, 6 podi), Chiara Pellacani (2 ori, 5 medaglie) e Gregorio Paltrinieri (3 ori, 1 argento in due sport diversi) sono un po’ i simboli azzurri, ma è stato l’Europeo delle seconde linee protagoniste, del definitivo cambio generazionale nei tuffi, dei primati e di un pubblico ancor più competente rispetto ai Mondiali 2009. Anche questo un segnale di grandezza.