Giovedì 25 Aprile 2024

Us Open, Serena Williams chiama 'ladro' l'arbitro. E diventa un caso di parità di genere

La ex numero uno del mondo sconfitta da Naomi Osaka, che si è aggiudicata il primo Slam della carriera. "Se fossi stata un uomo non sarebbe successo". Con lei si schierano Billie Jean King, Victoria Azarenka e Ellen DeGeneres

Serena Williams infuriata con l'arbitro (Ansa)

Serena Williams infuriata con l'arbitro (Ansa)

New York, 9 settembre 2018 - Si apre il caso Serena Williams. Non solo Naomi Osaka ha vinto gli Us Open 2018 battendo la ex numero uno del mondo nella finale dello Slam statunitense, ma la reazione della Williams, che dà del 'ladro' all'arbitro di sedia e subisce un terzo warning e un game di penalità nel secondo set - chiudendo di fatto i giochi - diventa un caso di parità di genere. "Se fossi stata un uomo questo non sarebbe successo", ha detto infuriata la Williams. E in molti si sono schierati con lei. Nella finale degli Us Open femminili, ultimo Slam del 2018, la nipponica, numero 19 Wta e 20esima testa di serie, ha battuto per 6-2, 6-4, in un'ora e 19 minuti di partita, la ex numero uno del mondo. Ma oltre al risultato è il modo in cui è maturato che ha sorpreso i 25mila spettatori che hanno fischiato a lungo durante la cerimonia.

Il video della lite con l'arbitro

Ripercorrendo le tappe della disputa tra la Williams e l'arbitro Ramos, il tutto inizia sull'1-0 del secondo set, con la Osaka al servizio, il giudice di sedia portoghese Carlos Ramos ha dato a Serena un ''warning'' per ''coaching''. Lei non l'ha presa bene: "Io non imbroglio per vincere. Ti comunico che non ho nessun codice con il mio coach. Piuttosto perdo, ma non c'è nessun codice'', ha detto la Williams con un tono di voce fermo ma corretto, aggiungendo che se anche Patrick Mouratoglou le avesse fatto qualche segnale (come poi il coach francese ha ammesso) lei non l'aveva visto. Al cambio di campo sono seguite ulteriori spiegazioni e tutto è sembrato risolto, ma non è stato che l'inizio. Dopo aver subito il contro-break nel quinto gioco Serena ha polverizzato la racchetta e si è beccata un altro ''warning'', stavolta per ''racquet abuse''. Per il cumulo di penalità le è stato dato un punto di penalizzazione. A questo punto a Serena sono saltati i nervi e durante il cambio campo dopo il settimo gioco ha dato del ''ladro'' a Ramos, colpevole di non averle tolto il primo ''warning'' (quello per coaching), dicendogli anche che non avrebbe mai più arbitrato un suo match. E il giudice di sedia non ha potuto fare a meno di comminarle un game di penalità a seguito di un terzo "warning" ("verbal abuse"), che ha proiettato la Osaka sul 5-3. Sono entrati in campo i supervisor e Serena ha rincarato la dose parlando di ''sessimo'', dicendo che se fosse "stata un uomo, tutto questo non sarebbe successo".

Per la Williams è stato difficile parlare trattenendo le lacrime. "Non voglio essere scortese….", ha detto durante la premiazione. "Voglio fare i complimenti a Naomi che ha giocato davvero bene la sua prima finale Slam". Poi rivolgendosi al pubblico: "Basta fare 'buh': questo è il momento di Naomi che ha meritato di vincere. Io supererò questo momento, statene certi". Ed è tornata ad attaccare: "Ho visto giocatori uomini dire di tutto ai giudici - ha detto -. Io ho detto 'ladro' e mi ha tolto un gioco, mi è sembrata una decisione sessista. Non avrebbe mai tolto un gioco a un uomo perché ha detto "ladro". Poi ha aggiunto: "Continuerò a lottare per i diritti delle donne".

Ma l'episodio ha suscitato immediatamente reazioni a catena. A cominciare da Billie Jean King, ex tennista e icona del femminismo, che ha scritto su Twitter: "Quando una donna si lascia andare alle emozioni, diventa 'isterica' e viene penalizzata. Quando un uomo fa la stessa cosa, è 'schietto' e non ci sono ripercussioni. Grazie Serena Williams per aver evidenziato questo doppio standard, molte altre voci devono fare lo stesso".

La ex campionessa non è stata la sola a pronunciarsi in difesa della Williams. Sempre su Twitter, è intervenuta anche Victoria Azarenka, ex numero uno Wta, che ha scritto: "Se fosse stato un match tra uomini, questo non sarebbe successo".

Con la Williams si è schierata anche Ellen DeGeneres, icona dello show business statunitense e attivista per diverse cause, tra cui quella a favore della comunità LGBT, che ha scritto: "Serena Williams, tu hai cambiato il mondo in meglio. Questo vale più di una partita per me".