Australian Open: solo vaccinati. Djokovic a rischio: "Non è lecito chiedermi se lo sono"

Il campione serbo si è sempre dichiarato contrario ai vaccini. Il governatore dello Stato di Victoria: "Al virus non importa quale sia la tua classifica tennistica o quanti Slam hai vinto"

Novak  Djokovic

Novak Djokovic

Melbourne, 19 ottobre 2021 - Per poter partecipare agli Australian Open di gennaio bisogna essere vaccinati, e il campione in carica Novak Djokovic rischia di non poter difendere il titolo. Il fuoriclasse serbo non ha mai nascosto di essere un no vax convinto, e non ha mai reso noto se sia vaccinato o meno contro il coronavirus (ed è molto probabile non lo sia viste le dichiarazioni fatte in passato). 

Nole adesso rischia di rimanere a casa senza poter tentare di aggiudicarsi il suo 21esimo Slam da record, infatti il premier dello Stato di Victoria, Dan Andrews, ha dichiarato che non ci saranno deroghe alle regole per la vaccinazione contro il Covid-19 per i giocatori di tennis. 

Andrews è stato chiaro: "Non credo che un tennista non vaccinato otterrà un visto per entrare in questo Paese", aggiungendo "Al virus non importa quale sia la tua classifica tennistica o quanti Slam hai vinto". Infine ricordando: "E se ottenessero un visto, probabilmente dovrebbero essere messi in quarantena per un paio di settimane, quando nessun altro giocatore dovrebbe farlo".

Stesse regole saranno applicate anche per il Gran Premio d'Australia di Formula 1, chi vorrrà partecipare dovrà essere vaccinato. "Il Gran Premio è ad aprile, non credo che ci sarà folla di persone a cui non sarà ancora stata somministrata una doppia dose". 

Nole: Non vado

Il serbo ha commentato la notizia sulla pagine del quotidiano Blic: "Ancora non so se andrò a Melbourne. Non voglio rivelare se io sia o meno vaccinato, è una questione privata e una domanda inappropriata. La gente si sta spingendo troppo in là prendendosi la libertà di chiedere e giudicare una persona. Ovviamente vorrei andare a giocare in Australia, vedremo quali saranno le decisioni finali sui protocolli". La decisione ufficiale non è stata ancora presa, Nole spera in un protocollo diverso per i giocatori. Ma la quarantena di almeno due settimane all'entrata nel Paese è assicurata.