Venerdì 19 Aprile 2024

Tanta freddezza sugli azzurri

Italo Cucci

Tempi duri per la Nazionale. Lo dico da appassionato, non da addetto ai lavori, ché allora ne farei a meno volentieri. Registro le convocazioni, ascolto Mancini e sono tentato di esser compassionevole mentre tutt’intorno c’è freddo - di sentimenti spenti - come se la mobilitazione azzurra risentisse di una voglia d’autunno. Di foglie morte. Fino a ieri abbiamo goduto un bel campionato d’estate, follìe á gogó, provinciali d’assalto, Napoli alla Caruso, le grandi rappresentate solo dal Milan che ormai gioca a memoria. E mi fa pensare a Mancini, immagine dell’Addolorata del pallone. Già: il Milan Campione d’Italia che ormai scende in campo con dieci stranieri e un Calabria. Come il Napoli. Come l’Udinese. L’Atalanta. Ah, poveri italianuzzi da retroguardia, per fortuna non sono più stortignaccoli come li dipingeva Brera. Ma non contano nulla. Anzi, contano i giorni che li separano dal Qatar, quando i nostri stranieri giocheranno il Mondiale.

Vedete, l’Europa ce la siamo bevuta come uno spritz e meritava champagne. Potenti signori del pallone a Wembley, poveri frilli a Palermo, piegati dalla Macedonia. Ritroviamo l’Inghilterra in questa Nations Legue che diventerà importante per chi la vincerà - come la Confederation Cup di Mou - e sapete cosa sottolineano le cronache del nostro scontento? Che gli inglesi approfitteranno per provare contro di noi le maglie nuove per il Qatar.

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