Martedì 23 Aprile 2024

Tamponi sempre, isolamento e 14 calciatori per giocare: ecco come la Premier dà l’esempio

Federica

Lodi

La tradizione vuole che in quei giorni il calendario diventi ancor più intenso: per la precisione in questa stagione, dal 26 dicembre al 3 di gennaio, si sono giocati ben tre turni. Ma, aldilà dei leciti timori, l’indicazione della Premier League e del suo amministratore delegato Richard Masters è sempre stata chiara: non ci si ferma del tutto e si valutano i numeri di partita in partita, secondo la già citata regola dei quattordici giocatori a disposizione. Squadre risparmiate dal virus non ce ne sono state. Il Burnley, al momento il team più colpito, di match ne ha saltati quattro: tre causa Covid, poi ci si è messa pure la neve a impedire di giocare contro il Tottenham. Certo, con i tanti impegni pianificare i recuperi non è cosa semplice: i primi tre, però, sono già programmati per la prossima settimana. Poi, chiaramente, ci sono un po’ di altre indicazioni da seguire. Le ultime risalgono a mercoledì e sono, come già successo a dicembre quando avevano aderito al ‘Piano B’ per la gestione dell’emergenza legata a Omicron, in linea con le regole dettate dal governo Johnson: da quel giorno le squadre sono tenute a fare test rapidi prima di allenamenti e partite, se poi qualcuno risulta positivo allora si procede al molecolare come ulteriore verifica, nel frattempo scatta l’isolamento. Evoluzione questa della regola stabilita a metà dicembre che prevedeva due tamponi molecolari la settimana per tutti.

Nei giorni compresi tra il Boxing Day e il 2 gennaio, sono stati 94 i casi di positività rilevati su 14.250 tamponi fatti tra giocatori e staff. Nella settimana precedente erano stati 103. Numeri davvero alti, a fronte dei quali comunque la Premier è riuscita a non fermare il campionato.

Poi, c’è il discorso tifosi: allo stadio si entra con il corrispettivo del green pass o con un tampone negativo e nelle aree al chiuso è obbligatorio indossare la mascherina, così come sui mezzi per raggiungere la struttura. Sugli spalti, invece, l’uso del dispositivo di protezione è semplicemente raccomandato. E tendenzialmente ignorato come raccontano le immagini e le testimonianze dirette degli inviati.