Giovedì 18 Aprile 2024

Tamberi-Jacobs, seguite loro

Leo Turrini

Faccio prima a dire, anzi, a scrivere che per l’atletica azzurra non sarà semplice reggere il confronto con le prodigiose imprese dei nostri nuotatori. Anche ieri, in mare aperto, l’immenso Gregorio Paltrinieri si è messo al collo un’altra medaglia. Mai, nella storia, un mondiale era stato così ricco di soddisfazioni, da Ceccon a Benedetta Pilato, da Martinenghi agli staffettisti fino al fachiro acquatico di Carpi.

Ecco, è onesto confessare in anticipo che dal prossimo 15 luglio, sulle piste e le pedane di Eugene, nell’Oregon, presumibilmente le cose andranno meno bene.

La faccio breve. Gimbo Tamberi al momento non è vicino ad una condizione ottimale. Ha persino faticato ad aggiudicarsi il titolo italiano in quel di Rieti e lasciamo stare le dispute verbali con un collega meno famoso di lui. Resta vero che il saltatore ormai ha abituato tutti quelli che gli vogliono bene alle discese ardite e le risalite, per citare Mogol e Battisti. Anche un anno fa, prima della notte magica di Tokyo, il marchigiano sembrava distante dalla dimensione del sogno. E’ nello stile del personaggio arrivare guidando a fari spenti nella notte, sempre per scomodare le leggende della canzonetta italiana.

Tu chiamale, se vuoi emozioni.

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