Giovedì 25 Aprile 2024

Suarez si vede a Torino, Dzeko ci va proprio

Il "Pistolero" supera il test d’italiano a Perugia e a un esaminatore rivela la sua voglia di Juve: ma Milik manda il bosniaco da Pirlo

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di Daniele Cervino

"Buon pomeriggio a tutti, mi chiamo Luis Suarez e gioco a calcio. Amo la mia Patria, la famiglia, i miei tre figli... ". Nasconde la timidezza sotto il cappellino bianco e nero, il sorriso dietro la mascherina. Sempre gentile, come impaurito. E quasi si fa fatica a credere che il fuoriclasse del Barcellona, sia lo stesso del morso a Giorgio Chiellini. L’attaccante uruguaiano ieri ha sostenuto e superato senza problemi l’esame di lingua livello B1 all’Università per Stranieri di Perugia, primo passo sul percorso che dovrebbe portarlo a diventare italiano in breve. Un passaporto con vista Juventus. Anche se pare sempre più difficile che alla fine il bomber giocherà con i bianconeri di Andrea Pirlo.

Ieri, infatti, nel vertice di Trigoria, Arek Milik ha detto sì alla Roma, operazione che porterà Edin Dzeko dalla Capitale a Torino, proprio nel giorno in cui Suarez è vicino alla cittadinanza italiana. Le possibilità che il "pistolero" rimanga al Barcellona restano alte, anche se quando ha dovuto immaginarsi in una città italiana, Suarez "ha pensato a una che potete ben immaginare". E’ quanto ha rivelato il bomber a uno degli esaminatori durante la prova per il passaporto. E alla domanda se la città fosse Torino, ha poi risposto con un sorriso: "Io non l’ho detto....".

Cappellino, t-shirt bianca e uno zaino sulle spalle. Il fuoriclasse del Barcellona ieri mattina si è allenato regolarmente con i blaugrana in Spagna, poi ha preso il volo per l’Italia direzione-Perugia. E’ arrivato in Umbria all’aeroporto "San Francesco di Assisi" con un jet privato intorno alle 15, per poi salire su un taxi che lo ha condotto all’ingresso principale della palazzina Lupattelli, sede distaccata dell’Università per Stranieri dove si trova il Centro per la valutazione e le certificazioni linguistiche. Ad attenderlo numerosi tifosi della Vecchia Signora.

Prima di entrare nell’aula di esame, Suarez ha dribblato fotografi e giornalisti e si è sottoposto alla misurazione della temperatura corporea prevista dalla normativa anti-Covid. L’uruguaiano è stato così accolto dalla Rettrice dell’ateneo Giuliana Grego Bolli, dal direttore generale Simone Olivieri e dalla direttrice del centro Cvcl Stefania Spina. Ad esaminarlo sono stati i docenti Lorenzo Rocca e Danilo Rini. Il test si è svolto in forma scritta e orale. "Si è visto che il candidato si è impegnato – ha raccontato Rocca –. A livello d’ascolto aggiunto non ha avuto alcun tipo di difficoltà. Comprende bene la nostra lingua, si fa capire sempre ed è chiaro. Per questo come commissione d’esame abbiamo rilasciato il certificato di livello B1 che è un livello intermedio di competenza linguistica. Nel corso dell’esame Suarez ha parlato molto della sua famiglia e dei tre figli ai quali è molto attaccato. Ha raccontato dell’Uruguay e dei suoi progetti per il futuro". Sempre in taxi è ripartito per l’aeroporto, non prima di firmare autografi ai ragazzini che lo aspettavano impazienti e di scusarsi con la rettrice, perchè doveva andare via presto.