Strade Bianche, è sfida Alaphilippe-Pogacar

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A sentire i ciclisti stessi, la Strade Bianche va considerata una classica monumento, al pari di un Fiandre e una Roubaix. Non le manca nulla, dalla durezza del percorso (184 chilometri, un terzo dei quali sullo sterrato) al fascino del paesaggio, le splendide colline senesi. E’ una corsa antica e moderna al tempo stesso, cresciuta in tempi rapidissimi: poco più di un decennio le è bastato per guadagnarsi e far guadagnar prestigio, specialmente nel ciclismo attuale dove il gusto dell’impresa prevale sui calcoli. Non stupisce che i migliori si presentino per vincerla: in questa classica, ormai è un classico.

Dei migliori, ce ne saranno due da tener d’occhio: l’iridato Alaphilippe, trionfatore in piazza del Campo tre anni fa, e il baby cannibale Pogacar, che dopo due Tour, una Liegi e un Lombardia non fa mistero di voler arricchire la ricca collezione. C’è il rischio che da questa coppia cominci pure l’ordine d’arrivo, anche se non sarà stellare come un anno fa: per scelta o guai fisici, mancano gli ultimi vincitori Van der Poel e Van Aert, più il colombiano Bernal. Lista che alla vigilia si è allargata a Pidcock, fresco di mondiale nel cross, Dumoulin, centrato dal Covid e Bardet. Quanto all’Italia, fin qui a segno una volta sia con gli uomini (Moser, 2013) che con le donne (Longo Borghini, 2017), ci prova con Moscon, Ulissi, Formolo e Battistella da una parte, con l’iridata Balsamo, la Bastianelli e la stessa Longo Borghini dall’altra. Diretta Raisport e Eurosport dalle 13,50.

a. cos.