Venerdì 19 Aprile 2024

Stop a Kjaer, icona del calcio dal volto umano

Nel giorno in cui l’amico torna in campo, il danese si ferma per un infortunio grave: salutato dall’applauso anche dei tifosi avversari

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di Luca Talotta

Ha ridato la vita ad un suo compagno di squadra, ma il destino ha deciso di togliergli la gioia di poter conquistare sul campo un trofeo proprio nel giorno in cui l‘altro rientra in campo. Il dramma di Simon Kjaer, che da salvatore del compagno di nazionale Eriksen ora si trova a dover rimanere lontano dai campi di gioco per molto tempo. C’è chi parla addirittura di stagione finita, ma sta di fatto che quella che doveva essere una settimana speciale, iniziata con la sua partecipazione alla serata di gala per l’assegnazione del del Pallone d’Oro, di cui era uno dei finalisti, si è tramutata nel peggiore degli incubi per Kjaer; che ora lascerà da soli i suoi compagni di squadra soprattutto per il match di martedì, quando a San Siro arriverà il Liverpool per il classico dentro o fuori dalla Champions League dei rossoneri. Il danese, da tutti considerato esempio di calciatore modello, applaudito anche dai tifosi del Genoa mercoledì sera, simbolo universale del calcio, ora è costretto a guardare i suoi compagni da fuori: celebrato nel mondo intero per aver salvato Eriksen aEuro 2020, oggi verrà operato in artroscopia al ginocchio sinistro per riparare il danno legamentoso. Tradotto: almeno sei mesi di stop. È chiaro che ora la dirigenza dovrà intervenire sul mercato di gennaio per dare un rinforzo a Stefano Pioli. Difficile immaginare che i rossoneri possano andare avanti con i soli Tomori, Romagnoli, Gabbia e, all’occorrenza, Kalulu. Ed è altresì difficile immaginare che, avendo un Milan così in alto in classifica, la proprietà non decida di intervenire sul mercato per reperire un sostituto.

E già si parla dell’ipotesi di uno scambio con il Torino, che vedrebbe coinvolti Pobega e Bremer. Di certo il Milan deve però anche riflettere sui suoi innumerevoli infortuni: tra covid e guai muscolari, la squadra di Pioli non è mai riuscita a trovare pace tanto che oggi, con Kjaer, sono ben sette i giocatori indisponibili: oltre al danese, Plizzari, Castillejo, Rebic, Calabria, Giroud e Bennacer. In totale, ben 20 elementi della rosa hanno saltato per infortunio almeno una gara stagionale. La fortuna del Diavolo oggi si chiama Messias, che da favola si è tramutato in certezza acquisita. Tre reti in due gare da esordiente (contro Atletico Madrid e Genoa), cosa che ora complica tremendamente il lavoro di Pioli, chiamato a fare le giuste scelte di formazione. Ma, si sa, sempre meglio l’abbondanza che l’avere giocatori contati.