Venerdì 19 Aprile 2024

Stelle a San Siro, caccia al colpo scudetto

Milan-Napoli vale già un pezzo di titolo. Pioli senza Leao, Spalletti non ha Osimhen: ma questa è la serata giusta per volare

Olivier Giroud, 35 anni, è andato a segno in tre delle ultime quattro in campionato

Olivier Giroud, 35 anni, è andato a segno in tre delle ultime quattro in campionato

Il dodicesimo uomo in campo, come ormai è tradizione in casa rossonera, potrà fare la differenza: è questa la certezza di Stefano Pioli che, per il match clou in scena stasera a San Siro contro un Napoli affamato e sulle ali dell’entusiasmo, sa di contare sull’energia che i tifosi milanisti stanno trasmettendo al gruppo. Una vera dose di adrenalina che, unita alla capacità della squadra di andare oltre le difficoltà ed esaltarsi nei momenti duri, potrebbe far pendere la bilancia in favore del Diavolo. I riflettori di uno stadio che si preannuncia sold out, dunque, sono pronti a illuminare il primo dei duelli chiave della stagione, definizione che, in un’accezione tutta sua, viene confermata dallo stesso tecnico emiliano: "È una sfida scudetto perché tre punti in un campionato equilibrato come questo possono fare la differenza alla fine, per questo motivo lo è esattamente come lo sono tutte le partite".

Pioli è sempre "on fire", nonostante un’infermeria affollata nel reparto offensivo e il Giudice Sportivo che l’ha privato di Rafael Leao per il confronto con i partenopei: "Conta il collettivo, non è l’assenza di un giocatore che ci fa cambiare un sistema che ci vede in campo sempre molto equilibrati ed è chiaro che il livello del gruppo esalta il singolo", il mantra portato avanti dal tecnico che, dopo aver sperimentato in settimana possibili soluzioni (tra cui il modulo ad "albero di Natale" già conosciuto a Milanello), ha deciso di affidare la fascia sinistra ad Alexis Saelemaekers, ovvero la prima e più logica delle opzioni, puntando a destra su Junior Messias e su De Ketelaere come trequartista, preferito a Brahim Diaz. Se dal principino belga ci si aspetta la prestazione della svolta (stasera uno dei confronti sarà proprio tra lui e il talento georgiano Kvaratskhelia), l’attacco dovrà affidarsi ancora una volta a Olivier Giroud, pronto a castigare gli azzurri come già fatto lo scorso marzo. Per il resto sarà la formazione titolarissima ad affrontare "un avversario con tecnica, organizzazione, personalità e qualità", come l’ha definito Pioli, quel Napoli dotato di un’identità chiara, marchio di fabbrica delle squadre allenate da Spalletti.

Se per il mentore rossonero affrontare un’altra compagine reduce da un impegno di Champions sia un punto a favore, è sulla difesa che le pecche maggiori stanno emergendo: i gol incassati in situazione di netta superiorità numerica sono i primi sul banco degli imputati mentre in casa Milan non si vuole fare alcun processo ai nuovi arrivati, anzi: "Non stanno faticando, continuo a ripetere di non aver fretta. Stanno facendo il necessario per convincermi che sono pronti e presto lo faranno" la chiosa di Pioli, conscio di avere a disposizione una panchina di alto livello che, anche se risicata per il reparto d’attacco, è florida in altre zone nevralgiche del campo. Le reti "europee" realizzate da Saelemaekers e Pobega ne sono la prova: Giroud è pronto a diventare il protagonista dell’ennesima prestazione rossonera ma se così non fosse, o non bastasse, gli assi nella manica dell’allenatore non mancano di certo.